Solo una delegazione di Federalberghi ha rappresentato quest’anno Caserta e provincia alla Bit (Borsa internazionale del Turismo) di Milano, vetrina fondamentale per la promozione del territorio, partita domenica e in programma fino ad oggi. Non c’era invece alcuna istituzione presente o altre associazioni a promuovere i tanti siti di interesse storico, archeologico o naturalistico di Terra di Lavoro, nè i percorsi enogastronomici legati alle eccellenze del territorio, nè settori che potrebbero beneficiare dei flussi turistici come l’artigianato.
“Siamo l’unica associazione a rappresentare la città di Caserta – spiega Sebastiano Simone, coordinatore provinciale di Federalberghi Confcommercio Caserta – consapevoli però di non voler, né poter sostituire l’ente pubblico. Il nostro obiettivo è infatti quello di rappresentare al meglio la nostra realtà, ma anche promuovere il territorio casertano”. A Milano si è parlato di ripresa degli itinerari turistici formativi, che hanno riscosso successo nel 2024, dell’imminente attivazione delle Dmo, le Organizzazioni per la Gestione delle Destinazioni turistiche che imprimeranno una svolta al turismo della provincia; argomenti che saranno al centro anche del Tavolo tecnico sul Turismo convocato al Comune di Caserta dall’assessore con delega alle attività produttive, Carmine Lasco. “Una riunione – fa notare il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – della quale abbiamo appreso, ancora una volta, dai media, e che arriva sempre e solo dopo nostri solleciti e input. Vorrei ricordare che l’ultimo incontro risale a due mesi e mezzo fa e che il Comune continua a non mettere in campo alcuna programmazione su tematiche, a nostro avviso, fondamentali per la crescita del territorio. L’impressione è che questa amministrazione continui ad andare avanti per conto suo, senza concertare alcunché con le organizzazioni di categoria, che vengono convocate solo per essere messe al corrente di iniziative già assunte. Riteniamo che sia necessaria una svolta, anche nel modus operandi, se realmente si vuole essere partecipi di un vero processo di crescita e sviluppo della città”.