Di “cose strane, singolari” (in latino “nova”) tratterà lo spettacolo dell’Accademia Palasciania che andrà in scena a Capua “nuova” (come sopra), sul palco di Palazzo Fazio, in via Seminario 10, domenica 13 ottobre 2024 alle ore 19:00.
Dopo un’attesa di cinque anni – da che il lavoro fu commissionato all'”accademia meno accademica del mondo” per esaudire in memoriam un desiderio di Andrea Vinciguerra – approda a FaziOpenTheater, aprendone la stagione 2024-2025 come un Big Bang di vertiginosa poìesis e folle ludus, la commedia circolare in due atti «Nova. Sao ko kelli celi unqua li possette neuno»: l’addio alle scene di Marco Palasciano, ingegno il più poliedrico ma ormai quasi eremitico.
Questa polistilistica operina – c’è tutto il teatro antico e moderno, alto e basso, giocosamente ricombinato – doveva in teoria concentrarsi sulla storia del placito capuano; ed è finita col trattare dello stesso Palasciano che, tra le fatiche dei suoi festival-laboratori e il sogno di un’opera mondo per compiere la quale teme che una vita non gli basterà, ha da scrivere la commedia e non vorrebbe scriverla, facendo disperare i suoi attori Giovenzio (interpretato da Luca Pellegrino) e Seneca (Gaetano Riccio), sullo sfondo di Capua e della ricerca del senso di essa nel quadro universale.
Il tutto fra riso e commozione, latinità e “volgarità”, cento easter egg e mille temi fuori tema, non ultimo quello degli effetti psicoattivi dell’intelligenza artificiale.
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