Sono nove le persone rimaste ferite nella notte durante i festeggiamenti con i botti per Capodanno che si sono recati in ospedali del Casertano per farsi curare (uno a Caserta, tre ad Aversa e cinque al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno); tre quelli provenienti da comuni del Casertano, gli altri provenivano da centri dell’hinterland napoletano come Sant’Antimo e Giugliano in Campania.
Tutti hanno riportato ferite lievi tranne uno, proveniente proprio dal napoletano, che ha avuto l’amputazione di alcune dita, è che è andato all’ospedale di Aversa per poi essere trasferito al Cto di Napoli. Anche altre due persone si sono recate al Moscati di Aversa per ferite al braccio.
All’ospedale di Caserta è arrivato un uomo di Casagiove che ha avuto 15 giorni di prognosi per trauma facciale, mentre in cinque sono andati alla Pineta Grande di Castel Volturno per traumi agli arti.
Dati non negativi quelli relativi al Casertano e forniti dal Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri e dalla Questura di Caserta, che testimoniano l’importanza dell’attività di prevenzione svolta sul territorio con campagne di sensibilizzazione e operazioni di servizio, come quella operato a luglio dai Carabinieri a Francolise con l’arresto di quattro persone e il sequestro di otto tonnellate di polvere da sparo e 135mila ordigni esplosivi vietati
Tutti hanno riportato ferite lievi tranne uno, proveniente proprio dal napoletano, che ha avuto l’amputazione di alcune dita, è che è andato all’ospedale di Aversa per poi essere trasferito al Cto di Napoli. Anche altre due persone si sono recate al Moscati di Aversa per ferite al braccio.
All’ospedale di Caserta è arrivato un uomo di Casagiove che ha avuto 15 giorni di prognosi per trauma facciale, mentre in cinque sono andati alla Pineta Grande di Castel Volturno per traumi agli arti.
Dati non negativi quelli relativi al Casertano e forniti dal Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri e dalla Questura di Caserta, che testimoniano l’importanza dell’attività di prevenzione svolta sul territorio con campagne di sensibilizzazione e operazioni di servizio, come quella operato a luglio dai Carabinieri a Francolise con l’arresto di quattro persone e il sequestro di otto tonnellate di polvere da sparo e 135mila ordigni esplosivi vietati