Caserta – E’ partito alla Reggia di Carditello, sito borbonico situato a San Tammaro (Caserta), il primo di un ciclo di seminari mensili “La riabilitazione del complesso agricolo La Balzana, della Reggia di Carditello e dei Regi Lagni”, rientrante nel progetto finanziato dalla Regione Campania “Dal degrado alla bellezza”; un ciclo di incontri che rende visibile la forte collaborazione istituzionale tra Agrorinasce (consorzio pubblico che amministra decine di beni confiscati nel Casertano), la Fondazione Real Sito di Carditello, il Consorzio di Bonifica del Volturno e l’Ordine degli Architetti. Oggetto della sinergia è la riqualificazione di tre beni pubblici fondamentali: Balzana come simbolo nella lotta alla camorra e della resilienza di un intero territorio, il Real Sito di Carditello come simbolo culturale e i Regi Lagni come nuovo corridoio ecologico.
“Finalmente abbiamo capito che dobbiamo lavorare tutti insieme” dice Luigi Nicolais, Presidente Fondazione Real Sito di Carditello. Per l’Amministratore Delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci, “è necessaria una visione d’insieme nella riqualificazione del territorio e nella valorizzazione dei singoli interventi”; presenti i sindaci di San Tammaro, Vincenzo D’Angelo, e di Santa Maria La Fossa, Federico Nicolino. Il Procuratore di Santa Maria Capua Vetere Carmine Renzulli sottolinea l’importanza “che questi progetti siano gestiti da Enti, come quelli in questione, non permeabili da influenze illecite”. Francesco Todisco, Commissario del Consorzio di Bonifica del Volturno, spiega che “con i Regi Lagni andremo a mettere in sicurezza quel territorio abusato, martoriato, violentato”. “Dopo il processo di acquisizione allo Stato del complesso agricolo della Balzana, la vera difficoltà sta nel renderla nuovamente produttiva – fa notare la Presidente del Tribunale Santa Maria Capua Vetere Maria Gabriella Casella – e progetti come quello della Casa dell’Architettura sono propedeutici per una prospettiva di riscatto territoriale”.