Un agente della Polizia Penitenziaria è stato aggredito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) da tre detenuti al reparto di Alta Sicurezza “Tamigi”, ed è finito all’ospedale con diverse contusioni. L’agente è stato colpito al volto con una bombola d’ossigeno, e poi i tre detenuti hanno infierito su di lui con pugni. A denunciare l’episodio il sindacato della Polizia Penitenziaria Si.N.A.P.Pe, che parla di “vile e brutale aggressione, indegna di un Paese civile”.
Per Luigi Vargas, segretario generale aggiunto del Si.N.A.P.Pe, “siamo di fronte a un episodio gravissimo che mette ancora una volta in evidenza quanto il sistema penitenziario sia al collasso. Non possiamo più permettere che chi indossa una divisa venga umiliato e massacrato mentre svolge il proprio lavoro. È tempo di dire basta. Chiediamo l’immediato trasferimento fuori regione dei responsabili dell’aggressione e l’attivazione di misure straordinarie a tutela del personale. Ogni volta che un agente viene colpito, viene ferito lo Stato stesso”. Pasquale Gallo, segretario nazionale, aggiunge che “non è più solo una questione di sicurezza: è una questione di dignità. Si entra in servizio con spirito di sacrificio e si rischia la vita ogni giorno, senza garanzie, senza tutele adeguate. La nostra solidarietà va al collega ferito, alla sua famiglia e a tutti gli agenti che continuano, con coraggio, a fare il proprio dovere in condizioni impossibili. Ma la solidarietà da sola non basta più. Servono azioni immediate, forti e risolutive. Lo Stato deve tornare ad essere presente nelle carceri. Deve proteggere chi lo serve”.
Borrelli, aggressori agente siano trasferiti fuori regione
Un agente della Polizia Penitenziaria è stato aggredito sabato sera presso il reparto Alta Sicurezza “Tamigi” della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere da tre detenuti che lo hanno prima colpito al volto con una bombola d’ossigeno, continuando il pestaggio con pugni e calci. La vittima è stata trasferita all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno dove è stato sottoposto a TAC ed altri esami per verificarne le condizioni di salute. L’accaduto è stato segnalato al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli. “Un’aggressione vigliacca e violenta – ha commentato Borrelli – avvenuta per di più in un reparto di alta sicurezza, circostanza che è motivo di grande preoccupazione. Voglio esprimere prima di tutto la mia personale solidarietà all’agente aggredito e alla sua famiglia, in secondo luogo sostengo la richiesta formulata dal Sindacato nazionale autonomo della Polizia Penitenziaria di trasferire ad horas gli aggressori in penitenziari fuori regione. Non è più tollerabile che le case di detenzione del nostro Paese siano teatro di violenze di ogni genere, spaccio di droga, utilizzo di telefonini cellulari. Tutti fattori che mettono in serio pericolo l’incolumità di lavoratori e dei detenuti stessi. Servono segnali forti della volontà dello Stato di ricondurre i penitenziari alla loro funzione principale, quella del recupero e della riabilitazione delle persone che hanno commesso reati. In questo clima di violenza e anarchia difficilmente si potrà raggiungere l’obiettivo”.