L’Agcm ha deciso di ricorrere al Tar Campania in merito all’affidamento del Servizio idrico integrato nella provincia di Caserta alla società in house Idrico Terra di lavoro (Itl). Lo rende noto Quotidiano Energia.
Con parere motivato del 14 novembre 2024 l’Autorità aveva segnalato all’Ente idrico campano “possibili profili di criticità concorrenziale dell’operazione in oggetto, evidenziando le carenze delle relative deliberazioni sotto il profilo delle ragioni del mancato ricorso al mercato, in possibile violazione dell’articolo 192, comma 2, del D.Lgs. n. 50/2016, vigente ratione temporis”.
Il 23 gennaio 2024, si legge in un comunicato Agcm (pubblicato sul bollettino del 26 febbraio e disponibile in allegato), l’Eic, “in riscontro al parere motivato, ha comunicato che Itl ha presentato istanza di prolungamento dell’affidamento del servizio, in ragione di difficoltà nell’esecuzione degli impegni contrattualizzati di carattere procedurale e di accesso al credito, riconducibili alla breve durata dell’affidamento stesso. A fronte di ciò, preso atto di quanto espresso dall’Autorità nel parere motivato, l’Ente – secondo quanto riferisce Quotidiano Energia – comunica di aver avviato le attività finalizzate all’estensione della durata dell’affidamento fino al 2051, dei cui sviluppi si impegna a fornire puntuale informativa all’Autorità per lo svolgimento dei relativi compiti istituzionali”. Il Garante, però, ritiene che “le informazioni fornite dall’Ente idrico campano non siano sufficienti a far venire meno i rilievi contenuti nel proprio parere motivato”. Dunque, la decisione di ricorrere al Tar presa lo scorso 6 febbraio.