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Abbattimenti di bufale in provincia di Caserta, il Tar ne sospende 9 in attesa delle controanalisi. Potrebbe ora aprirsi una breccia, nel braccio di ferro tra Regione Campania e allevatori. Il tribunale ha infatti accolto il ricorso d’urgenza di un’azienda casertana, assistita dall’avvocato Mario Caliendo. Le bufale sono risultate positive alla brucellosi, dopo un tampone vaginale post partum. Prima di procedere alla macellazione, si dovrà però attendere il responso delle analisi del sangue. Il prelievo è stato effettuato il 28 dicembre.

La decisione cautelare è stata adottata inaudita altera parte, ossia sulla base della semplice istanza dell’allevatore. E senza intervento della controparte, considerata la situazione. Gli abbattimenti erano previsti per oggi, mentre la prossima Camera di Consiglio è fissata il 14 gennaio. “Ed è lampante che – sottolineava il ricorso accolto – in assenza di una sospensione anticipatoria dei provvedimenti impugnati, la attuale ricorrente deve macellare prima ancora di poter discutere la domanda incidentale di sospensione dei provvedimenti impugnati”.

La quinta sezione del Tar ha sospeso l’ordine di invio al macello dell’Asl Caserta, emesso a seguito di due rapporti di prova Istituto Zooprofilattico di Portici. I test sulle bufale portano le date del 20 e del 23 dicembre scorsi. Il momentaneo stop è stato disposto poiché “sono in corso ulteriori accertamenti sanitari”. E inoltre, rileva il giudice, “i capi di cui è ordinato l’abbattimento sono stati isolati”. La trattazione collegiale avverrà il prossimo 28 gennaio. In caso di positività anche ai nuovi esami, i capi verranno tuttavia abbattuti. L’esito è atteso nei primi giorni del 2025.