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Al termine del consiglio comunale tenutosi oggi, e della riunione di giunta svoltasi successivamente, il sindaco di Caserta Carlo Marino ha azzerato la giunta comunale, revocando tutti gli assessori. “Questo passaggio – informa una nota del Comune – è stato preceduto dalla presa d’atto delle dimissioni presentate dall’assessora Annamaria Sadutto e dal vicesindaco Emiliano Casale”. “Prima di tutto – ha spiegato il primo cittadino – voglio ringraziare tutti gli assessori che hanno lavorato con me per il bene della comunità. In questo momento l’azzeramento è un atto fondamentale, che deve segnare una ripartenza netta dell’azione di governance della nostra città. L’obiettivo è quello di effettuare un rinnovamento nell’azione politica e amministrativa, garantendo maggiore efficienza e coerenza con gli indirizzi politici espressi dalla maggioranza. Inoltre, c’è la necessità di dover rispondere in maniera efficace e tempestiva alle nuove sfide, anche alla luce dei finanziamenti regionali ed europei e delle ulteriori risorse finanziarie derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Subito dopo l’azzeramento, il sindaco Marino ha iniziato le consultazioni per la formazione di una nuova giunta, che prevedono un confronto con i gruppi consiliari di maggioranza, i partiti e gli stakeholder istituzionali del territorio.

L’azzeramento della giunta comunale di Caserta arriva al termine di una crisi politica iniziata dopo l’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che il 13 giugno scorso portò all’arresto per corruzione, legata ad un giro di appalti comunali, dell’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo, dei dirigenti comunali Franco Biondi e Giovanni Natale, del dipendente comunale Giuseppe Porfidia. Tra gli indagati il vicesindaco Emiliano Casale, che risponde di voto di scambio, e l’altro dirigente comunale Luigi Vitelli. Subito dopo gli arresti – poi tutti annullati dal Tribunale del Riesame di Napoli – si dimise l’assessore all’Ambiente del Movimento 5 stelle Carmela Mucherino. Marino, che è sotto processo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere per turbativa d’asta in un’altra vicenda che ha coinvolto nel 2021 il Comune di Caserta, ha tentato di tenere allacciati i fili della maggioranza, di provare ad allargarla ad esponenti vicini al centrosinistra, e inizialmente non ha voluto fare cambi in giunta. Ora con la scelta di azzerare l’esecutivo, preceduta dalle dimissioni dell’assessora Annamaria Sadutto e da quelle del vicesindaco Emiliano Casale, sembra andare nella direzione di un completo restyling.