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L’Asl di Benevento sta lavorando intensamente affinché le nuove strutture siano spazi di inclusione e per segnare una svolta decisa con il passato”. A dichiararlo è il direttore generale, Gennaro Volpe, intervenuto nell’incontro conclusivo del corso di sostegno alla genitorialità. Il numero uno dell’Azienda Sanitaria ha ringraziato i fautori del progetto sottolineando l’evoluzione in atto all’interno dell’ente: “Il Covid ha imposto un’attenzione maggiore all’aspetto territoriale ed è un momento molto particolare per la nostra progettualità in varie zone del Sannio e in particolare nel Fortore. Sorgeranno undici nuovi case della comunità, sei ospedali di comunità e cinque centrali operative territoriali che potrebbero rappresentare anche un’opportunità lavorativa per le persone con disabilità”, ha proseguito Volpe.

L’incontro odierno è giunto al termine di un percorso di circa quattro mesi che ha coinvolto varie famiglie di persone con disabilità visive con lo scopo di fornire loro le informazioni di approccio alla gestione dei conflitti e di creare un gruppo coeso di genitori in grado di supportarsi e confrontarsi nei momenti di bisogno. Il tutto è stato possibile grazie all’intervento di figure qualificate come il tiflologo Antonio Leparulo, l’oftamologa Anna Nesti, la psicologa Antonella Molinara e l’assistente sociale Jlenia Errico, che hanno relazionato sul lavoro svolto.

Il laboratorio è stato avviato nei primi giorni di ottobre presso la sede beneventana dell’ Univoc (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Chiechi), presieduta da Clelia De Falco assiduamente al lavoro al fianco di Martina Zollo, direttrice di Sannioirpinia Lab Aps, e di Raffaella Masotta, presidente dell’Uici Benevento. “Grazie al loro operato sono riuscito ad approfondire tante tematiche toccando con mano i problemi della comunità – ha concluso Volpe -. Posso dire che l’Asl è e continuerà ad essere molto attenta al rapporto tra genitori e figli, alla cura e al sostegno dei pazienti”.