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Il campionato di Lega Pro sarà durissimo, forse con i giusti investimenti si potrà ritornare a fare il salto carpiato. Questa piazza merita ben altro“. Fabio Caressa, volto noto di Sky Sport con o senza Beppe Bergomi, è stato ospite in piazza Federico Torre nella terza giornata del Bct, ripercorrendo le tappe della sua fortunata carriera che lo ha condotto fino alle posizioni di vertice della tv satellitare.
Il giornalista romano ha parlato anche del Benevento Calcio dopo l’annata sciagurata che ha vista ripiombare i giallorossi in Lega Pro: “Ho sofferto da lontano con un mio collaboratore vedendo le sorti dei giallorossi, erano stati costruiti per vincere. Credo che l’aspetto psicologico sia stato importante. La squadra era stata costruita per salire in serie A, non è mai semplice risalire ritrovarsi poi a essere invischiati nelle zone basse”.
Il giornalista, intervistato da Antonio Martone, ha parlato anche di Fabio Cannavaro, l’ex calciatore Campione del mondo è stato uno dei 4 allenatori che si sono avvicendati sulla panchina della Strega nella stagione da poco finita in archivio. “Forse non era entrato nella giusta mentalità anche lui. Si è  trovato a gestire tutt’altra situazione rispetto a quello che forse pensava. Come la squadra, costruita per vincere avendo giocatori come Glik si è ritrovata a lottare nelle ultime posizioni, poi diventa difficile risalire”.
Fabio Caressa ha raccontato anche pagine emozionanti della propria carriera. Il commentatore può vantare, insieme al mitico telecronista della Rai, Nando Martellini, l’aver potuto raccontare dell’Italia campione del Mondo e Campione d’Europa. “Il mio compito è quello di trasmettere l’emozione che si  prova in campo, tocca al telecronista trasmetterla alla gente che sta guardando la partita. Lo sport ci fa soffrire, ci fa litigare ma alla fine unisce tutti. Resta nella memoria delle persone. La notte prima della finale della coppa del mondo 2006 non ho dormito, l’ho passata in un pub. Dopo presi un taxi ma mi portarono nell’albergo sbagliato, da tutt’altra parte. Ricordo che dovetti chiamare un altro taxi, dare l’indirizzo giusto e tornare in stanza“.
Un altro aneddoto ha invece riguardato Carlo Ancelotti che per una notte fu suo autista prima di una finale di Champions. Non poteva di certo mancare un racconto sul sodalizio lavorativo con Beppe Bergomi, spalla storica delle sue telecronache: “Siamo complementari e tra noi è nata una bella storia d’amicizia”.
L’omaggio poi a Gianluca Vialli, campione di Samp e di Juve, oltre che della nazionale italiana, recentemente scomparso lasciando famiglia, tifosi ed amici. Una battaglia contro un male incurabile, portata avanti con dignità e coraggio.
Caressa, poi, si è lasciato andare ad un altro struggente ricordo, un altro grande attaccante, l’eroe del mondiale del 1982 divenuto una vera e propria icona della leggendaria nazionale che travolse Brasile, Argentina e Germania: Paolo Rossi. Anche lui, purtroppo, scomparso per una grave malattia. “Sorrideva sempre, sorrideva alla vita. Non sapevamo  nulla del suo male, lo scoprimmo quando se ne andò. Ricordo questo suo particolare, di come sapesse accogliere tutti con il sorriso sulle labbra”.
La ‘voce’ di Sky ha poi parlato di Roberto De Zerbi, vecchia conoscenza del Benevento calcio essendo stato allenatore della Strega e che ora che si sta facendo apprezzare in Premier League con il Brighton: “Quest’anno ha fatto un’impresa in Inghilterra. Se Guardiola lo ha designato come suo possibile erede qualcosa vorrà pur dire. Vedremo cosa farà quando avrà in mano una rosa con grandi giocatori, se potrà fare il salto di qualità”.
Non poteva mancare, infine, un pensiero sul Napoli appena scudettato e sull’addio, forse un po’ a sorpresa, di Luciano Spalletti: “E’ chiaro che il Napoli scudettato e la serie tv Mare fuori hanno creato un grande affiatamento in tutta la città. Spalletti ha raggiunto gli obiettivi, ha vinto giocando un calcio  bellissimo.  Forse ha sentito  lo stress o ha avuto qualche problema personale. Resa un visionario, un’ innovatore. Con De Laurentiis si sono lasciati da galantuomini. Ora Rudy Garcia Garcia avrà una grande responsabilità“. Caressa ha salutato tutto con un’esortazione ai giovani: “Siate preparati, quando passa il treno, dovete essere sicuri di poterci salire“.