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Fervono i preparativi per l’undicesima edizione del Simposio di scultura del marmo di Vitulano, la cui fase conclusiva si terrà all’aperto il 2, 3 e 4 agosto prossimo nella splendida cornice della Piazza SS Trinità, all’ombra e nella frescura di un tetto di platani secolari. «Siamo arrivati all’undicesima edizione del Simposio e quella di quest’anno sarà un’edizione commemorativa dedicata a Daniela De Maria, la vicesindaca di Vitulano appena scomparsa. E’ un evento che cresce negli anni coinvolgendo sempre più le energie migliori della comunità, attirando gli interessi degli addetti del settore e mantenendo alto, se non elevando, il livello artistico delle proposte. La scelta del tema è influenzata da questo evento forte che ha creato profonda commozione nella comunità. Sarà quindi la custodia della memoria, di scuola foscoliana, che si mirerà a rappresentare nella pietra. Attraverso il connubio di materiali verrà anche replicato l’incontro tra due territori e due realtà. Si ritorna perciò ad un gemellaggio della pietra, che in una precedente edizione dedicata al compianto scultore Fabrizio Lorenzani aveva visto l’utilizzo del marmo di Carrara insieme a quello di Vitulano” dichiara il Sindaco Raffaele Scarinzi. 

La scultura da realizzare sarà composta da pietre diverse, “il rosso vitulanese” e la “breccia irpina” di Fontanarosa. Sarà l’occasione di incontro anche tra due comunità che culminerà con la partecipazione alla fase finale del Sindaco di Fontanarosa Giuseppe Pescatore.
Nell’opera verranno trasfuse tecnica ed esperienza insieme con un sentimento di poesia. Il trattamento materico dei blocchi, caratterizzati dalla equilibrata contrapposizione delle lavorazioni, determinerà un effetto di grande suggestione.
Sulla base di questi elementi e del tema è stato scelto anche l’artista che realizzerà l’opera: Egidio Iovanna. Nasce e vive a Fontanarosa, in Irpinia. La sua attività di scultore in pietra di opere monumentali prende corpo su uno sfondo sociale e ambientale fortemente caratterizzato, quello di un piccolo centro noto per lavorazione della pietra, e quello di una famiglia che possiede un opificio e una cava. È da questo contesto che Egidio fin da piccolo impara a padroneggiare i segreti della pietra e della lavorazione artigiana. Ma la passione genetica per questo materiale lo porta fisicamente e spiritualmente lontano, a percorrere le vie dell’arte. Egidio si trasferisce a Carrara, dove, dopo aver frequentato l’IPSIA Marmo, si diploma all’Accademia delle Belle Arti. Poi è la volta del ritorno nel paese natio, con tutto il bagaglio di un nuovo “sapere” acquisito; con i frutti già maturi di una ricerca autenticata dall’equilibrio tra moderno figurativismo e astrattismo misurato; e soprattutto con l’ostinata intenzione di rimanere fedele all’antica tecnica di lavorazione manuale a garanzia e recupero della simbiosi tra uomo e natura. «Sin dalle prime opere lo scultore irpino manifesta le principali tematiche della sua poesia e le fondamentali direzioni di sviluppo. La ricerca dell’artista sembra partire da un’istanza ben chiara: stabilire un rapporto profondo tra la materia muta e dura del marmo e la vita e il suo mistero, ristabilendo I termini di un dialogo ininterrotto che passa attraverso lo spirito libero dell’artista.» L’artista ha partecipato a diversi simposi internazionali di scultura su pietra; le sue opere sono presenti sia Italia sia all’estero.

Direttore artistico dell’XI edizione sarà lo scultore locale Mariano Goglia che dalla prima edizione del Simposio collabora con l’amministrazione comunale per l’organizzazione e che, tra l’altro, è stato anche scultore in qualche precedente edizione.
La comunicazione sarà come sempre affidata ad Angelo Cerulo.
Per l’evento è stato richiesto il patrocinio a: Mibac, Regione Campania, Provincia e Camera di Commercio di Benevento, Ordine degli ingegneri, Ordine degli Architetti della provincia di Benevento, Ordine regionale dei Geologi della Campania, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi del Sannio, Ordine Regionale dei Geologi, dell’Associazione Nazionale delle Vie Francigene, Associazione Ambiente e Cultura Mediterranea. Appuntamento, quindi, a Vitulano (BN) dal 2 al 4 agosto 2024.