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Benevento – Una ricerca iniziata con Caserta e proseguita con Cannavaro. Da oltre due mesi a questa parte, il Benevento insegue un successo che manca dallo scorso 3 settembre, in occasione della trasferta di Venezia. Da quel giorno, con in mezzo il ribaltone tecnico, i giallorossi hanno centrato quattro pareggi e altrettante sconfitte. Un digiuno che sabato toccherà esattamente quota settanta giorni se al “Paolo Mazza” di Ferrara, contro la Spal, la Strega non dovesse ottenere i tre punti.

Una vittoria tanto attesa che avrebbe un sapore terapeutico per una squadra scivolata in piena zona retrocessione e attesa da una sosta mai tanto desiderata. Vincere permetterebbe, oltre di infrangere il tabù, di approcciare nel migliore dei modi alla seconda pausa del campionato, con la speranza che nel frattempo l’infermeria prenda a svuotarsi.

Una missione che Cannavaro proverà a centrare contro l’amico De Rossi, ancora imbattuto in serie B da quando ha preso possesso della panchina estense. Una vittoria e tre pareggi per l’ex centrocampista della Roma, che ha alzato un muro nei 360 minuti vissuti da allenatore: un solo gol subito, quello di Zaro contro il Sudtirol.

Un dato, di certo, che non farà piacere al Benevento, il cui feeling con la porta avversaria non è decisamente dei migliori. Dieci gol realizzati in dodici giornate, gli stessi del Cittadella e meglio solo del fanalino di coda Perugia. Serve ritrovare la vena realizzativa, a partire dagli attaccanti che di reti, considerando anche Ciano e Farias (più trequartista e seconda punta), ne hanno messe a segno appena cinque.

L’ultimo gol di una punta giallorossa resta quello di La Gumina contro la Ternana, realizzato quasi un mese e fa e, per giunta, su calcio di rigore. Per trovare l’ultima rete su azione di un attaccante bisogna scavare ulteriormente e arrivare alla gara con l’Ascoli del 2 ottobre, quando Farias pareggiò l’iniziale vantaggio bianconero.

Con Ciano e Simy, infortunati e fermi a quota zero, fa rumore soprattutto un altro digiuno: quello di Francesco Forte. Lo “Squalo” era l’uomo intorno al quale far ruotare l’attacco giallorosso, ma il bomber romano è fermo alla doppietta realizzata contro il Frosinone ormai a fine agosto. 

Appena due reti, le stesse collezionate da Gabriele Moncini con la Spal. Ci sarà anche il giocatore di Pistoia sulla strada della formazione di Cannavaro. Un ex non particolarmente rimpianto all’ombra della Dormiente, dove ha collezionato complessivamente tredici reti in 58 apparizioni nei tre anni trascorsi in giallorosso. Un bottino magro per un giocatore che in estate ha lasciato il Benevento scommettendo su se stesso. Il trasferimento alla Spal, infatti, è avvenuto in prestito con con obbligo di riscatto in caso di promozione in serie A o alla realizzazione di 15 reti. Un traguardo lontano da raggiungere, per l’ex Moncini e per un attacco giallorosso chiamato a ritrovare in fretta il feeling smarrito.