Benevento – Entrare all’interno di un penitenziario è operazione che permette di entrare in un mondo complesso, difficile e, ovviamente, sconosciuto ai più. E per fortuna, bisognerebbe dire. Lo si può vedere come un ospedale. I pazienti sono i detenuti, il direttore sanitario è quello del carcere, colui il quale deve gestire ogni aspetto. E tra di loro una serie di figure che mirano a tenere la situazione sempre sotto controllo e garantire diritti e assistenza. Perchè sì, anche nel carcere, ci sono dei diritti. Le telecamere di Anteprima24 hanno avuto la possibilità di entrare all’interno della casa circondariale di Benevento e parlare col direttore Marcello. Una chiacchierata completa con la possibilità di chiedere tante cose. Dalla situazione del penitenziario beneventano in termini di numeri, passando per la questione pandemia, fino ad arrivare alle situazioni più delicate (suicidi, atti di autolesionismo e proteste).
Un luogo che ha come obiettivo rieducare il detenuto e inserirlo nuovamente nella società. Un posto dove si può lavorare e si viene pagati per questo, e si possono imparare tante cose. Ovviamente non è un discorso che vale per tutti, il regime detentivo varia a seconda della pena da scontare, ma l’idea importante è quella di non sentirsi esclusi dalla società per il fatto di trovarsi in carcere. Anche dopo aver sbagliato, c’è una possibilità di rimettersi in carreggiata.