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Prima un accoltellamento al viale Mellusi, poi due risse con aggressioni in centro storico, una in piazza Castello e l’altra nei pressi dell’Arco Traiano: il tutto nel giro di poche ore. Una escalation di eventi criminosi assai preoccupante che Benevento non aveva forse mai visto. Tutti questi fatti hanno avuto purtroppo come protagonisti giovanissimi.

L’attenzione delle istituzioni su queste pagine di cronaca nera è massima, così come appare intensa la ricerca di qualche contromossa che possa aiutate a scongiurare la replica di questo eventi e, soprattutto, che la situazione possa ulteriormente degenerare.

A margine della Conferenza stampa svoltasi alla Biblioteca Pacca un uomo di cultura, il direttore dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi, monsignore Mario Iadanza ha alzato la voce per denunciare una deriva assurda: “E’ da anni che si parla di un’emergenza educativa, però in genere dopo il festival di parole non vedo grandi risultati concreti. Ognuno dovrebbe fare la sua parte: la famiglia dovrebbe farlo, ma dov’è? La scuola dovrebbe fare la sua parte, ma dov ‘è? la Chiesa dovrebbe fare la sua parte e qualcuno potrebbe chiedersi dov’è la Chiesa”, ha concluso con profonda amarezza.