Mentre il Benevento appare mestamente e dolorosamente avviato ad una retrocessione che riporterebbe il club di Oreste Vigorito in terza serie, c’è un cugino nobile corregionale, il Napoli, che si sta felicemente avviando verso il suo terzo storico Scudetto. Da settimane fervono i preparativi per i festeggiamenti del tricolore calcistico nel capoluogo partenopeo ormai già tutto tutto tinto d’azzurro. Qualche polemiche si è sollevata da altri capoluoghi regionali dove le tifoserie locali hanno manifestato il proprio dissenso rispetto a festeggiamenti azzurri nelle strade della propria città.
Nulla in tal senso, almeno sino ad ora, si è registrato a Benevento, dove la tifoseria giallorossa è per l’appunto alle prese più con le proprie sconfitte che con i successi altrui. E forse in tal senso va letto un proposito emerso nelle ultime ore in qualche riunione organizzativa al Viminale. Infatti negli ambienti del Ministero degli Interni sarebbe venuta fuori la proposta di festeggiamenti per gli azzurri, quanto meno ufficiosi se non proprio ufficiali, organizzati pure a Caserta e Benevento, oltre che nei comuni più grandi dell’area metropolitana di Napoli quali Nola, Giugliano, Castellamare di Stabia e Pozzuoli. Per la festa Scudetto del Napoli, la parola d’ordine ministeriale e quindi di ‘pubblica sicurezza’ sembra una: evitare l’esodo di tifosi nel capoluogo dal resto della Campania.
L’orientamento, per l’appunto, è emerso dalla riunione convocata al Viminale per discutere degli aspetti organizzativi e della sicurezza di un evento complesso, come quello che si profilerà con la matematica conquista del tricolore. Al tavolo hanno partecipato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della società calcistica, Aurelio De Laurentiis, il prefetto e il questore di Napoli, rispettivamente, Claudio Palomba e Alessandro Giuliano e i vertici delle forze dell’ordine a livello nazionale.
A quanto si apprende, il Ministero dell’Interno ha confermato la volontà di rafforzare il contingente di forze dell’ordine, e di varare un piano sicurezza in due fasi. La prima coinciderà con la ‘festa spontanea’, cui si assisterà nel momento dell’aritmetica certezza della vittoria. La data, condizionata da vari fattori, non è ancora certa. La seconda fase avverrà in occasione della festa organizzata predisporrebbe una task force.
Le feste “delocalizzate” nel resto della regione, nelle quali potrebbe rientrare quella ipotizzata a Benevento, farebbero parte del cosiddetto ‘piano sicurezza’.