Signori, si scende. Oggi è suonata l’ultima campanella nell’edificio che occupa la scuola secondaria di primo grado “Federico Torre” che chiuderà i battenti dopo 58 anni di onorata carriera. Il suo destino, non senza polemiche, è noto da tempo: grazie ad un ingente finanziamento ottenuto attraverso il Pnrr, lo storico plesso di via Nicola Sala sarà abbattuto per fare posto ad una scuola moderna, sicura ed ecosostenibile da consegnare alle future generazioni. Sono migliaia i beneventani che nel corso degli anni hanno calpestato quei lunghi corridoi di piastrelle rosse o camminato sui marmi che circondano l’ingresso principale come fosse una sorta di red carpet. Imponente, maestosa e con qualche acciacco frutto degli anni, la scuola “Federico Torre” ha sempre tenuto duro, continuando ad essere il cuore pulsante di un quartiere che farà fatica a non vederla più con il suo abito attuale. Difficile dimenticare le attese vissute su quelle scale prima di entrare in classe o nel cortile interno, tornando indietro di qualche anno, dove ci si attardava per finire i compiti non fatti sul muretto davanti la palestra. Lo stesso cortile dove ogni primo giorno di scuola è andato in scena per decenni l’appello delle ‘prime, un vero e proprio rito che ha vissuto ogni alunno della “Federico Torre”. Impossibile, poi, dimenticare il suo tono sempre austero che ti accoglieva con il sole e con la pioggia, come una nonna che a volte ti sgrida ma in fondo ha sempre pronta una Rossana da prendere nella borsa per addolcire la giornata. Dove ci vediamo? Davanti la Torre. Da domani questa frase non avrà più le stesse vibrazioni, ma forse sarà solo una questione di abitudine e di tempo, in attesa di un edificio nuovo e all’avanguardia. Chissà se l’architetto Vincenzo Miccolupi, una delle menti beneventane più eccelse nel campo della progettazione, avrebbe immaginato per la sua creatura un percorso tanto lungo e onorevole. Ora è arrivato il tempo di voltare pagina. La “Federico Torre” si rinnova del tutto, pronta ad accogliere (dal 2026) e formare altri migliaia di studenti.