Ospite dell’ultima puntata di Punto C il direttore sportivo Pietro Lo Monaco, con una lunga carriera alle spalle che lo ha portato ad essere uno dei dirigenti più stimati del calcio italiano. Lo Monaco ha analizzato quanto sta accadendo nel girone C di serie C dando il suo parere sul cammino del Benevento e non solo. “La società giallorossa – ha detto – ha tracciato una strada già lo scorso anno puntando sui prodotti del vivaio. I sanniti hanno una squadra giovane che si ritrova lassù per un grande lavoro fatto da Auteri e quindi al di là di questo appannamento momentaneo credo voglia continuare su questa strada senza fare follie in questo mercato. E’ stata fatta una scelta programmatica”. Nel girone C tiene banco la scelta del Trapani di licenziare mister Capuano che è stato il terzo allenatore della stagione allontanato dal presidente Antonini, contesto che non corrisponde alle preferenze di Pietro Lo Monaco: “Quanto sarei durato lì? Non ci sarei nemmeno andato. Il calcio lo faccio come dico io. Il calcio è una cosa seria e va rispettato, nel senso che quando vai in una azienda devi costruire qualcosa per andare avanti e collocarti in categorie diverse. Bisogna valorizzare il settore giovanile, il proprio patrimonio di calciatori e soprattutto la propria azienda. Non è un carosello: non mi piace un allenatore e quindi lo mando via. Se è così non c’è una idea. Si è motivati solo da una disponibilità economica che mi permette di fare delle follie. Se ho i soldi programmo e costruisco”. Nel girone meridionale domina l’equilibrio nelle zone alte della classifica dove non tutte le big hanno confermato i pronostici della vigilia: “All’appello – sottolinea Lo Monaco – manca qualche corazzata, tipo il Catania e forse il Crotone che poteva dare di più e un Foggia risoluto. C’è l’affermarsi di queste belle realtà minori come Monopoli, Cerignola e lo stesso Picerno che dimostrano che anche con una sana gestione si può essere competitivi. Chi ha i grandi portafogli dovrebbe essere invogliato a spendere bene i suoi soldi e non buttarli via”. Inevitabile un passaggio sulla situazione che stanno attraversando Taranto e Turris, alle prese dalla scorsa estate da una profonda crisi societaria. “Taranto è una bomba inesplosa, nel senso che c’è una tifoseria che con la giusta programmazione e la giusta società potrebbe proiettarla a livelli davvero importanti. E’ una piazza da 25mila persone allo stadio. E’ un peccato. Sono delle agonie annunciate dall’inizio del campionato. Ci sono vicende critiche per le due società. E’ solo la chiusura di un cerchio. Dispiace perché c’è il rischio di falsare il campionato”.
Rivedi l’ultima puntata di Punto C con l’intervento integrale del direttore sportivo Pietro Lo Monaco.