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Il tempo aggiunge giorni, ore e minuti, ma non porta via con sé il dolore per una vita che si è spenta troppo presto. Il 16 gennaio scorso sono trascorsi 14 anni dalla morte di Diego Loia, un giovane operaio deceduto in seguito a un violento incidente stradale, mentre era alla guida della sua auto. Quel maledetto sabato Diego era appena uscito di casa per trascorrere una tranquilla serata con gli amici, quando a bordo della sua Opel Corsa si andò a schiantare contro un palo dell’illuminazione e un muretto di cemento, in contrada Loreto a Cautano, a pochi metri da casa sua: per il giovane, all’epoca 22enne, non ci fu nulla da fare.

Una giovane vita strappata ai suoi sogni e ad una famiglia che lo amava. Ma quel ricordo che non muore e che non morirà, oggi ha un suo luogo fisico, nel cuore di Cacciano, frazione del Comune di Cautano. Questa mattina, sabato 24 febbraio, infatti, è stato intitolato un parco giochi in sua memoria: il “Parco Diego Loia”, in Viale Principe Umberto. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Cautano Alessandro Gisoldi, i familiari, gli amici, il parroco del paese don Aldo Mucci e una rappresentanza dei consiglieri comunali.

“Vivrai per sempre nei nostri cuori”, si legge sulla targa apposta all’ingresso dell’area dedicata ai più piccoli. Il primo cittadino ha voluto ricordare Diego dedicandogli i versi del brano ‘Canzone per un’amica’ di Francesco Guccini: “Vogliamo ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, vogliamo pensare che ancora ci ascolti, che come allora sorridi”. Nel corso della commemorazione ha preso parola anche il cugino di Diego che lo ha ricordato con una toccante lettera: “Chi era Diego? Un ragazzo solare, uno di quelli sempre con la battuta pronta. Diego era un ragazzo molto riflessivo, curioso e capace. Amava la natura in tutte le sue sfaccettature. Era un artigiano, con le sue mani era capace di costruire qualsiasi cosa. Era un ragazzo molto umile e preferiva far trasparire leggerezza davanti agli altri, tenendo per se le sue passioni, i suoi pensieri e i suoi momenti”. Dopo la benedizione del sacerdote, un volo di palloncini tra gli applausi ha chiuso la cerimonia. Diego non sarà mai dimenticato.

In serata è arrivata anche una dedica speciale da parte degli amici, che per onorare la memoria di Diego hanno fatto esploso fuochi d’artificio e acceso fumogeni. Erano in tanti, proprio come piaceva a lui, che per far festa era sempre pronto.

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