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Benevento – Un cerchio che si chiude, la pubblicazione del primo album di Shark Emcee rappresenta proprio questo, il completamento di un lungo viaggio che ha portato alla creazione del prodotto, dal titolo Dopo un po’, con le produzioni affidate a Darry Bryan e Nathys e l’affiancamento dell’Etichetta Discografica Dischi Rurali e la distribuzione Artisti First.

Una serie di lanci singoli che hanno solo anticipato questo disco, un vero e proprio viaggio all’interno di otto tracce fatte di melodie diverse, nuove scoperte e vecchie conferme. Fabio Fallarino ha inteso colmare una sorta di vuoto mettendo insieme esperienze vissute nel tempo e l’idea che c’era ancora qualcosa da tirare fuori, dal punto di vista intimo e riflessivo.

Presentazione all’interno del locale Eskimo, di Ernesto Razzano che ha commentato in maniera entusiastica l’uscita del disco.

Un disco completo sulla lunga distanza. E’ importante dire che non per pubblicati prima, per un artista, non significa non aver lavorato, ma significa crescere e arricchirsi. Ho conosciuto Fabio tanti anni fa e di lui una cosa la posso dire: e’ sempre stato coerente nella sua identità. Ha saputo assorbire molto ma non si e’ lasciato snaturare. Ho ascoltato il suo disco e devo dire che ho notato il cambio di scrittura e un gran percorso di maturazione”.

Otto tracce, come detto, brevi ma di impatto. E si parte con ‘Tutte le notti’ la prima traccia, l’apripista alle altre tracce, il racconto di quasi dodici anni di lavoro. Si tratta di una canzone che mette subito in chiaro quale e’ lo stile del disco, il riassunto di ciò che avrei voluto descrivere. 

Una nuova consapevolezza e sapere ciò che voglio. C’e’ tutto questo nel disco e, in particolare, in alcuni pezzi come ‘Quello che so’. Quest’ultimo rappresenta proprio il titolo dell’intero progetto e ha dato il ‘la’ al percorso per capire che direzione prendere. Ci tengo tanto a ‘Quello che so’ perché mi ha permesso di esprimere un’idea e cioè che le esperienze possono essere vissute anche con uno spirito positivo”.

Brani che si lasciano ascoltare in maniera fluente, piacevole. Ritmi che variano nelle sonorità ma non mancano i richiami al vecchio Shark Emcee come in Accussi’ mo o Na man aizat. Il tutto, passando, per canzoni piu’ intime dal significato piu’ profondo come in ‘Lassù’. La chiusura del percorso arriva con ‘Si ce stai tu’, l’unico featuring del disco. Con Fabio Fallarino c’e’ Valerio Jovine, i due accompagnati dalla chitarra di Marco Taddeo.

Se alcuni pezzi del disco, qualche anno fa, non li avrei neanche pensati, questo, forse, e’ il piu’ lontano dal mio stile iniziale. E’ il punto d’arrivo del mio viaggio, un pezzo dal doppio significato: un brano d’amore e un messaggio rivolto alla musica. Il pezzo migliore per capire dove andare senza sapere la strada. Un tappeto sonoro perfetto sul quale e’ stato facile inserire la voce di Valerio Jovine”.

Disco pronto a coinvolgere gli appassionati, ma, con tutta probabilità anche chi non e’ vicino al genere. Musiche che sanno prendere e ritornelli che entrano immediatamente nella testa. L’attesa per il primo disco di Shark Emcee e’ stata tanta ma, in tutta onestà, ne e’ valsa la pena.