Come FAI CISL Irpinia Sannio, il 2 luglio ed il 6 agosto scorsi ancora una volta avevamo messo in evidenza il dramma di un intero settore e l’amarezza dei lavoratori idraulico-forestali per l’indifferenza e la “distrazione” istituzionale che la fanno da padrona su una tematica così importante. Solo a maggio del 2022 Regione Campania ha provveduto ad accreditare i fondi per il pagamento dei residui salariali anno 2021 maturati e non riscossi dai forestali.
Alla data odierna, l’atteso e indispensabile decreto di “anticipazione” (deliberato in Giunta Regionale il 06.10.22) per l’annualità 2022 NON è arrivato per quelle Comunità Montane “virtuose” (come recita la Regione Campania) che hanno proceduto alla consegna della relativa progettazione richiesta.
Le Comunità Montane del Sannio nonostante abbiano rispettato i tempi, non riceveranno, pertanto, tale acconto.
Dovevano essere accreditati:
Comunità Montana Fortore 2022: € 685.040,00
Comunità Montana Taburno 2022: € 262.840,00
Comunità Montana Titerno Alto-Tammaro 2022: € 727.000,00
Queste somme, avrebbero consentivano agli Enti Delegati (che con grosse difficoltà, responsabilità e sensibilità hanno anticipato alcune mensilità con fondi propri) di poter corrispondere alcune mensilità arretrate, così da dare una piccolissima boccata d’ossigeno ai tanti lavoratori idraulico-forestali e alle loro famiglie.
Quando i lavoratori idrualico-forestali potranno avere i meritati stipendi?
Ci sono i tempi e soprattutto la volontà/capacità per definire tutti i percorsi tecnico-amministrativi e per far sì che siano decretati i fondi in tempi utili e possibilmente entro l’anno 2022?
La FAI CISL resta fiduciosa del senso di responsabilità di tutti gli attori istituzionali e constata che la delicata situazione in cui versa il Paese e la drammatica problematica del settore e delle famiglie dei lavoratori idraulico- forestali, vengano messe in atto tutte le azioni utili a produrre accelerazione dei processi burocratici onde evitare che i lavoratori restino ancora senza stipendi (dicembre è vicino…)
Infine, occorre risolvere definitivamente i problemi dell’intero comparto; non solo per dare un futuro ai lavoratori idraulico-forestali ma anche un assetto concreto alla gestione e tutela del territorio e della sua messa in sicurezza.
Iniziando subito con la “sburocratizzazione” delle varie procedure tecnico-amministrative, e con la “stabilizzazione” e lo sblocco del turnover, futuro del settore forestale è tempo ormai di attuarli!