Benevento – “Era un pessimo alunno, ma ha lasciato un’eredita di libertà e dignità”. Giancarlo Vergineo, uno dei quattro figli dell’indimenticato Gianni, docente di Italiano del Liceo Classico “Pietro Giannone” di Benevento, ha voluto ricordare così il suo papà nel centenario della nascita. Il Liceo, oggi diretto da Teresa De Vito, lo ha ricordato con un pomeriggio di testimonianze, di stima e di affetto rendendo onore al ricordo indelebile lasciato in eredità a tanti allievi e colleghi.
Aneddoti, sorrisi e commozione si sono intrecciati nelle sale del “Giannone”, che ha accolto tante generazioni di sanniti e formato la cosiddetta classe dirigente. Nel corso dell’incontro è stato proiettato anche un video dell’inaugurazione del Liceo Classico. Nelle immagini del 1990 è stata notata la presenza di tanti dei protagonisti della storia culturale e politica locale, a partire dall’allora sindaco Antonio Pietrantonio.
Gianni Vergineo ha lasciato la sua impronta non solo come docente ma anche come intellettuale, con una corposa serie di saggi e di articoli per numerose testate giornalistiche. Una figura importantissima per la società beneventana, come ha sottolineato il docente Angelo Bosco: “E’ stato un educatore. Ha insegnato per 40 anni in questo liceo. Diverse sono le generazioni che sono passate sotto la sua lente d’ingrandimento”. Bosco ha poi voluto ricordare il monumentale contributo saggistico dedicato alla “Storia di Benevento e dintorni”: “Si tratta di quattro tomi dedicati alla città, ne è stata ripercorsa la storia fino agli anni 90. La memoria di questo spessore possa ispirare alle nuove generazioni la capacità di guardare lontano come fece lui con i suoi studenti”
Ha quindi preso la parola il figlio del professore Vergineo, Giancarlo che ha sottolineato come il suo papa’ “abbia voluto lasciare un’eredità importante, il senso di responsabilità, non solo a lui e ai suoi fratelli, ma a tutta la comunità””.
Luigi Diego Perifano, che di Gianni Vergineo è stato alunno, ha speso parole di forte stima per il suo maestro: “E’ stato un grande educatore, ha formato generazioni di beneventani attraverso una profonda maturità e un’intensa coscienza che ha saputo coltivare e inculcare. Vergineo è stato un protagonista del dibattito culturale nel capoluogo, un saggista di grande spessore e dal grande patrimonio di valori che ha saputo trasmettere. Ricordo il tratto garbato e il grande carisma con cui governava la classe durante la lezione”, ha proseguito Perifano. “Eravamo una classe turbolenta, ma quando c’era la lezione del professore Vergineo regnava il silenzio. Eravamo appassionati alle sue parole, curiosi di sentirlo e desiderosi di apprendere”.
Il docente Mario De Nicolais ha ricordato la fame immensa di cultura del docente Vergineo: “Era semplice disponibile con tutti. Un uomo mite, non l’ho mai visto arrabbiato. Può definirsi una figura leggendaria, con una cultura enciclopedica”. Anche lui ha rimarcato l’idea del professore di non dare importanza ai compiti in classe, che non venivano eseguiti in maniera continua, per lasciare invece spazio alla profonda trasmissione del sapere attraverso lezioni coinvolgenti.