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Si è svolto nei giorni 30 novembre e 1 dicembre 2023 presso il teatro settecentesco dell’Istituto Penale Minorile di Airola il seminario VANVITELLI, IL PALAZZO DUCALE E LA VALLE CAUDINA VERSO IL 2050, nell’ambito delle Celebrazioni Vanvitelliane 1773-2023 patrocinate dal’Ente Reggia di Caserta e promosse dal presidente della Pro Loco di Airola Franco Napoletano nella Valle Caudina attraverso Maratonart.
Giovedì 30 il dibattito a tema VANVITELLI, IL PALAZZO E LA VALLE CAUDINA NEL 1700, ha visto la partecipazione attiva degli alunni delle scuole medie di Airola e di un gruppo di ragazzi ospiti dell’IPM, grazie alla disponibilità della neodirettrice, dottoressa Eleonora Cinque. L’incontro-dibattito, moderato dall’architetto Rosanna Biscardi, ha riguardato la storia e le opere di due illustri personaggi presenti in Valle Caudina nello stesso periodo: l’architetto Luigi Vanvitelli, costruttore materiale, e il vescovo Alfonso Maria de Liguori, costruttore spirituale.
Presenti i due autori del romanzo storico La storia del mio palazzo, Franco Napoletano e Margherita del Ninno, che hanno evidenziato l’importanza del palazzo ducale di Airola, dimora del principe della Riccia Bartolomeo di Capua, oggi sede dell’IPM, le cui stanze hanno ospitato nel XVIII secolo sia Carlo di Borbone con Maria Amalia di Sassonia, sia Vanvitelli, sia il Vescovo della Diocesi di Sant’Agata de Goti Alfonso Maria de Liguori.
Ad arricchire la trattazione gli interventi di Giuseppe de Nitto, già direttore della biblioteca Universitaria di Napoli, autore del libro Luigi Vanvitelli, l’uomo, l’artista; e la dottoressa Ivana di Lorenzo, docente e musicista, autrice del libro Sant’Alfonso Maria de Liguori un protagonista del XVIII secolo.
A legare gli interventi, la storia della costruzione della Reggia di Caserta, le origini delle sorgenti del Fizzo e dell’acquedotto Carolino, la presenza dell’itinerario turistico dei Luoghi Alfonsiani sul territorio, a cura di Rosanna Biscardi, in vista di una sinergia con un itinerario dedicato ai Luoghi Vanvitelliani, già riscoperti dal progetto Maratonart.
Nel pomeriggio si è tenuta la cerimonia di celebrazione dei 50 anni dalla fondazione della Pro Loco di Airola, alla presenza della dottoressa Eleonora Cinque e dell’architetto Ornella De Sisto, assessore al Turismo del Comune di Airola. Ospiti d’onore sono stati il dottor Ivo Visciano, il dottor Ettore Ruggiero, già presidenti della Pro Loco tra il 2014 e il 2021; e il dottor Pasquale Spampanato, funzionario di Polizia Penitenziaria. Ma soprattutto le figure oggi scomparse di Paolo D’Angelo, fondatore nel 1973 dell’associazione, primo presidente, giornalista e fervido uomo di cultura airolano; del dottor Pasquale Ianniello, dottor Lorenzo Fabbrizio e dottor Giacomo Rivetti, suoi successori. L’incontro ha inteso ricordare la memoria dell’operato di ciascun presidente, soprattutto in rapporto al palazzo ducale, in altri tempi parzialmente aperto alla cittadinanza e disponibile ad attività teatrali, ludiche e culturali. I presenti hanno auspicato un ritorno ad una forma di integrazione tra spazio adibito a carcere e spazio sociale, di cui la direttrice dottoressa Cinque si è fatta depositaria, in vista della ristrutturazione edilizia prevista a breve. Il presidente Napoletano, parlando di progetti futuri della Pro Loco, ha annunciato per il 2024 le celebrazioni per i 270 della proclamazione di Airola Città da parte di Carlo di Borbone.
Il 1 dicembre alle 10 si è aperto un confronto sul tema Vanvitelli e la valle Caudina verso il 2050.
Dalle radici al futuro, moderato dal giornalista Diodato Pirone. In rappresentanza del Comune, l’assessore al turismo di Airola, Ornella De Sisto; assente l’assessore regionale al Turismo dottor Felice Casacci, che in una nota pervenuta al presidente ha precisato: La Regione Campania ha fondato sulle radici identitarie la programmazione pubblica nel settore turistico collegandola strettamente ai beni culturali e ai valori immateriali presenti sul territorio. La storia incarnata nelle opere vanvitelliane costituisce un fattore esemplare di consapevolezza politica e tecnica dalla quale non era possibile prescindere. Il momento celebrativo, esaltato dal lavoro della Proloco di Airola, ci affida un monito dal quale non è possibile prescindere nelle azioni strategiche a compiersi. La città di Airola è un perno fondamentale per lo sviluppo turistico regionale e può diventate promotrice di una crescita territoriale coordinata con le linee di indirizzo regionali che ne evidenziano la sua piena valenza territoriale.
Presente, invece, il presidente delle Ferrovie Regionali EAV, Umberto De Gregorio, che ha accettato volentieri l’invito ad un confronto con i 13 sindaci di Città Caudina, progetto supportato della ratifica del Distretto Diffuso del Commercio Caudino dello scorso ottobre fra i Comuni, da tempo oggetto di un Masterplan sollecitato dalla Regione Campania. L’incontro dovrebbe tenersi a gennaio 2024 con l’obiettivo di fissare una data di riapertura della linea ferroviaria Benevento-Napoli, fondamentale per il progetto. Nel corso dell’incontro di inizio 2024 dovrebbero essere analizzate anche altre novità: la riduzione a una o due fermate nella Valle per arrivare e tornare da Napoli in meno di un’ora, l’introduzione di un biglietto unico per una famiglia e la possibilità di tenere aperte la linea anche di domenica per sostenere i flussi turistici che i Comuni della Valle Caudina vogliono favorire.
De Gregorio, garbatamente ma con fermezza incalzato sia dal senatore Domenco Matera che dal presidente di Città Caudina Enzo Pacca, ha spiegato le ragioni del nuovo ritardo della riapertura della linea prevista per l’estate 2024 e che invece potrebbe slittare all’autunno: “Il ritardo è dovuto alla revisione dei prezzi. I lavori di modernizzazione degli impianti di controllo affidati a una ditta serissima come Hitachi finiranno a marzo 2024 – ha detto De Gregorio – La principale ragione sta nell’aumento dei costi. Hitachi, come accade nel 70% degli appalti italiani, ha rallentato l’esecuzione dei lavori in attesa della riscrittura del contratto”.
Il presidente dell’EAV ha aggiunto che il più importante nodo da sciogliere riguarda i controlli affidati dalla legge all’Agenzia di Vigilanza Ansfisa. Questa Agenzia è oberata di lavori perché deve verificare l’idoneità dei nuovi treni delle linee vesuviane, dei treni della linea metro per Scampia gestita dall’Eav, della linea 7 della metro di Napoli che è finita, della stazione di Melito che sta per essere consegnata. In questo quadro, De Gregorio ha sottolineato che “se l’Ansfisa finirà i suoi controlli entro 4 mesi riapriremo il 31 luglio, se li finirà entro 6 mesi ripartiremo il 30 settembre 2024”. Il presidente dell’Eav ha tenuto a sottolineare di non essere contrario all’apertura domenicale della linea purché essa sia compatibile con i conti in equilibrio dell’Ente. “La linea Benevento-Napoli incassa dai biglietti l’equivalente del 15/20% dei costi, il resto arriva dal Fondo Nazionale dei Trasporti. Se questo Fondo non viene ampliato sono guai, tanto è vero che negli ultimi anni sono state chiuse ferrovie locali per oltre 1.500 chilometri. Resto a disposizione per ogni confronto con la comunità della Valle Caudina”.
In un accorato intervento il senatore Mimmo Matera ha accompagnato l’autocritica (“Come ex sindaco di Bucciano dico chiaramente che abbiamo fatto molti errori in qualità di amministratori locali”) alla richiesta di una svolta nella politica della Regione che “non ha attenzione verso le aree interne e ignora completamente il Sannio”. Matera ha duramente attaccato “la chimera del Masterplan che in realtà è vissuta dai sindaci non come progetto ma come occasione per farsi finanziare qualche progetto” e ha chiesto a De Gregorio di essere “serio e preciso” sulla riapertura della linea dopo una serie di annunci e di rinvii che hanno minato la credibilità dell’Eav.
Anche Enzo Pacca, sindaco di Pannarano e presidente di Città Caudina, ha chiesto a De Gregorio di chiudere con la lunga fase dei rinvii e di fare in modo che la linea ferroviaria sia un volano di sviluppo per l’economia e il turismo della Valle. Pacca ha ribadito l’interesse dei sindaci della Valle Caudina ad un confronto fattivo con l’Eav da tenersi entro gennaio in modo da poter programmare le prime iniziative di turismo sostenibile basate sull’utilizzo del treno.
Il dibattito non ha riguardato solo l’annosa questione della linea ferroviaria Benevento-Napoli.
Nell’ottica di uno sviluppo futuro della Valle Caudina, sono stati presentati progetti pronti per essere messi in rete, col supporto di associazioni e istituzioni: una pista pedo-ippo-ciclabile lungo il sentiero Carolino, itinerario escursionistico attuato dalle associazioni locali, proposta dell’architetto Roberto Stallone; l’estensione di una rete di wedding tourism tra i borghi caudini, riservata agli utenti stranieri, già attuata dall’imprenditore Angelo Valentino a Sant’Agata de Goti, legata ad un’attività di comunicazione multimediale delle eccellenze locali ideata dal giornalista Giuseppe Chiusolo e ad un itinerario museale che parte dal Museo Archeologico nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio, passando per il Museo Itinerante dei Luoghi Alfonsiani MILA di Sant’Agata e il Museo delle Telecomunicazioni di Airola, proposto dall’architetto Rosanna Biscardi in ottica di Area Vasta. E’ intervenuta anche la dottoressa Rosangela Ciaramella, responsabile del MILA, ad illustrare le modalità attuative del progetto avviato lo scorso luglio; e l’ingegnere Carmine Tirri, direttore dell’ITS (Istituto Tecnologico Superiore) in Meccatronica che ha annunciato l’apertura in Valle Caudina di un Istituto per il prossimo gennaio.
Il presidente della Proloco di Airola, Franco Napoletano, ringraziando tutti per i loro contributi, ha chiuso i lavori chiedendo alla politica locale di cambiare marcia sul progetto Città Caudina dando vita ad una struttura con poteri effettivi di coordinamento, con propri mezzi finanziari, assieme ad una struttura tecnica dedicata alla realizzazione concreta dei progetti. “Se i sindaci non si muoveranno lo faranno le associazioni della Valle”, ha ribadito Napoletano.