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L’uomo di Campoli del Monte Taburno accusato di tentato omicidio nei confronti della moglie è tornato in libertà. L’ordinanza del Tribunale del Riesame è stata annullata, e Lucio C., 69 anni, precedentemente arrestato per maltrattamenti e tentato omicidio nei confronti della moglie, è stato rimesso in libertà. Nuovi accertamenti hanno ridimensionato la portata dei maltrattamenti, portando alla caduta della misura cautelare. L’arresto del 69enne risale a poche settimane fa, quando l’uomo, residente nel piccolo centro della Valle Vitulanese, ha aggredito la moglie durante l’ennesima lite. L’episodio ha visto l’uomo afferrare la donna per il collo e stringere fino quasi a soffocarla. L’intervento del figlio ha impedito il peggio: riuscendo a liberare la madre, il giovane ha immediatamente chiamato i soccorsi. All’arrivo delle forze dell’ordine, la donna era in stato di shock e presentava evidenti segni di violenza fisica. Nonostante la paura, ha trovato il coraggio di denunciare il marito, raccontando ai carabinieri di essere stata picchiata e strangolata durante un acceso litigio serale. Grazie al tempestivo intervento del figlio, è riuscita a sfuggire e a chiedere aiuto.

Il personale del 118 ha prestato le cure mediche alla donna, mentre Lucio C. veniva arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e violenza di genere. L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe D’Agostino, era stato posto agli arresti domiciliari. Recenti sviluppi hanno visto il Tribunale del Riesame annullare l’ordinanza per il tentato omicidio, mentre ulteriori accertamenti hanno ridimensionato la gravità dei maltrattamenti. Di conseguenza, la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di L. C. è stata revocata e l’uomo è stato rimesso in libertà. Rimane comunque in vigore il divieto di avvicinamento alla persona offesa.