Si tratta di una prima vittoria che potrebbe rappresentare un precedente storico. Agostino Matarazzo, calciatore della Valle Telesina, squalificato per tre anni per aver schiaffeggiato l’arbitro in occasione della gara tra la sua squadra e l’Azzurra Paupisi Next Gen, può continuare a giocare.
Non una gara qualsiasi, si tratta della partita dalla quale è venuto fuori il terremoto che ha coinvolto il direttore di gara accusato di estorsione nei confronti del giocatore per non denunciare l’aggressione subita. Insomma dalla giustizia sportiva alla giustizia penale.
“Per quello che posso dire – dichiara il difensore di Matarazzo, Dario De Vincentis – sembrerebbe configurarsi l’ipotesi di un reato penale”.
Una vittoria per l’avvocato che ha ottenuto la sospensione della sanzione sportiva e questo consentirà a Matarazzo di ritornare in campo e alla Procura Federale di fare le opportune indagini.
“Abbiamo presentato reclamo e discusso in prima udienza ottenendo la sospensione del provvedimento. Siamo riusciti a minare la credibilità dell’arbitro in relazione al referto fatto e poi è stato avviato il procedimento da parte della Procura Federale che porterà avanti le sue indagini. E’ stato acquisito anche il video che ha ripreso i fatti e non risulta che ci sia stato il forte schiaffo di cui parla, nelle immagini non c’è”.
La traduzione delle parole dell’avvocato De Vincentis è abbastanza semplice: il referto arbitrale non risponde pienamente a ciò che si vede nel video.
“La palla passa alla procura Federale e bisogna capire dalle indagini anche la posizione del ragazzo. Di sicuro mi aspetto un’importante riduzione della squalifica. Matarazzo può aver detto qualche parola poco elegante, sbagliata e meritevole della punizione ma deve essere giusta e commisurata a ciò che ha commesso e non a uno schiaffo che non è mai stato dato. Esiste una remota possibilità di annullamento della squalifica? Sì, ci sarebbe qualora si annullasse il referto arbitrale. Per ora, intanto, la questione passa in mano alla Procura Federale e alla Giustizia Sportiva con tempi che non sono quantificabili”.
Una storia il cui finale deve essere ancora scritto ma un primo dato oggettivo c’è: Agostino Matarazzo può riprendere a giocare. Dopo un fatto così brutto, tenerlo lontano per tre anni dal campo per qualcosa che non avrebbe commesso pare veramente eccessivo.