“Viviamo di pregiudizi, sono infondati. La scienza è per tutti, ci vuole passione”. Questo l’invito del Rettore Gerardo Canfora nel presentare la tappa sannita di “Futuro Remoto,” il primo Festival italiano dedicato alla divulgazione scientifica. L’inziativa, giunta alla sua 38-esima edizione, pone al centro dell’attenzione pubblica e dei ricercatori le scienze naturali e umane. Saper quindi navigare tra vero e falso, ordine e disordine, giusto e sbagliato. Conoscenza questa la parola chiave utilizzata più volte nella mattinata di oggi nel corso della quale sono intervenuti circa 1000 studenti nella sede università, il cubo, di via dei Mulini. Un dialogo con il pubblico sui temi più attuali della ricerca scientifica, esplorando le connessioni tra scienza e società, ricerca e tecnologia. Presnti questa mattina anche gli assessori comunali Attilio Cappa e Antonella Tartaglia Polcini.
Il Rettore ha quindi avviato i lavori: “Avvicinaniamo i giovani alla ricerca scientifica. Non è lontana dalla vita quotidiana. Gli effetti della ricerca scientifica cambiano la nostra vita. Se noi comprenderemo l’evoluzione della ricerca scientifica, si cambiera sicuramente in meglio”.
Poi ha concluso: “Il nostro è un dipartimernto di eccellenza. E’ un motivo di oroglio per tutti noi. Realizzare nuovi laboratori è un punto di attarzione per i nostri studenti e per favorire la ricerca di nuovi talenti. Lavoreremo sul progetto Scheryl, la ricerca ancora al centro, guardando al patrimonio culturale della città”. I ragazzi hanno poi vistato i laboratori della sede di via dei Mulini. Ora l’appuntamento è per il prossimo anno per confrontarsi sulle nuove opportunità per il territorio.