La vicenda della costituzione della nuova società per la gestione del ciclo dei i rifiuti tiene ancora banco, anche perché ormai si avvicina la scadenza del 29 marzo, termine ultimo concesso da una legge dello Stato per procedere ai trasferimenti e o istituzioni di Società in house o partecipate degli enti pubblici.
L’Ente d’Ambito, presieduto dal Sindaco di Casalduni Pasquale Iacovella, dopo aver rifiutato il trasferimento della Samte promosso dalla Provincia, ha ormai fissato per questa mattina (27 marzo) o al massimo per domani la nascita di una nuova Società pubblica di gestione innanzi al notaio Gerardo Santomauro.
La posizione assunta dai vertici dell’Ente di via Torretta, però, continua a suscitare polemiche. A prendere posizione in senso opposto rispetto alle decisioni assunte dall’Ato con i conseguenti riflessi sulla vita dei cittadini e delle maestranze della Samte, è il sindacato Uil Trasporti.
Il segretario Cosimo Pagliuca ha sollevato una questione di rapporti istituzionali in merito alla decisione di far nascere una nuova società ed ha così motivato il suo dissenso: “Questa nuova realtà che verrà ratificata con tanto di capitale sociale nasce in assenza di un confronto con il Sindacato. – ha sottolineato il sindacalista – I vertici dell’Ato hanno deciso tutto da soli senza interpellare i rappresentanti dei lavoratori e senza acquisire il nostro parere sulla questione. Il confronto sarebbe stato necessario e utile a tutti. Sono preoccupato per la sorte dei lavoratori, anche se sono blindati nel passaggio anche dalla tutela della legge regionale. Va detto, però, che la salvaguardia del posto di lavoro per i dipendenti della Samte si accompagna, almeno stando alle dichiarazioni raccolte dalla stampa, della presa in carico che vi sarebbe anche per i lavoratori dei disciolti Consorzi rifiuti. Finalmente, a quanto pare, ci sarebbe uno spiraglio di luce anche per loro: ma proprio per questo l’apertura di un confronto sarebbe stato ancora più doveroso da parte dell’Ato”.
Quindi Pagliuca ha aggiunto: “Non è semplice mettere in piedi una nuova società in un settore difficile. E quanto è successo ad Avelino per l’analoga vicenda ne è la prova. Capiamo la scelta politica. Gli impianti dovranno essere inseriti. L’Ato senza impianti non potrà partire. C’è una legge regionale che detta norme in materia”
Infine, Pagliuca ha voluto rimarcare la posizione del Sindacato: “Siamo rammaricati. Ribadisco che non siamo stati interpellati. Lo ritengo un danno. Mi auguro che in un futuro prossimo verremo convocati dalla nuova società. Speriamo che farà lunga strada. Nel momento di difficoltà noi siamo stati vicino ai lavoratori. Il presidente Iacovella fino ad ora è stato sempre accanto a noi, mettendoci la faccia. Crediamo in questa società, ma deve esserci la collaborazione. La parte sindacale deve essere presente perché è parte integrante del progetto per rinascita del ciclo rifiuti”.