Benevento – Circa duecento allievi delle classi terze dell’IC Federico Torre di Benevento diretto dal Dirigente scolastico Prof.Edoardo Citarelli, su iniziativa della Prof.ssa Paola De Toma e di tutti i docenti di lettere delle classi interessate hanno affrontato il tema costituzionale (art.3) dell’uguaglianza.
Dopo il canto collettivo dell’Inno di Mameli accompagnato magistralmente dalla classe di strumento musicale si è entrati nel vivo con l’ntervento del Relatore Avv. Danilo Parente in qualità di esperto giuridico, volontario già presidente delle ACLI del Sannio, oggi amministratore pubblico.
Molte domande sulle difficoltà a realizzare la vera uguaglianza nei diversi settori del vivere civile con le discriminazioni sociali, razziali e sessuali.
“Proprio l’art. 3 della Costituzione più bella del mondo– ha spiegato L’avv. Parente- , dopo la straordinaria dichiarazione di principio impegna la Repubblica a rimuovere concretamente gli ostacoli economici e sociali che non consentono il pieno sviluppo della persona umana.”
Molto attuali le tematiche: “Tutte le persone hanno pari dignità sociale: la Costituzione riconosce valore a tutti e a ciascuno, semplicemente per il fatto che siamo esseri umani, a prescindere dunque dalle caratteristiche particolari e dalle scelte dei singoli, non possono esserci persone di serie A e persone di serie B. Si tratta di una norma volta a evitare che in futuro si ripresentino situazioni simili a quelle vissute in passato – ha spiegato Danilo Parente- Per questo motivo la Costituzione vieta le leggi che fanno distinzioni arbitrarie tra le persone. In particolare non si può prevedere una diversità di trattamento sulla base del sesso, della lingua, dell’etnia, della religione, delle opinioni politiche e delle condizioni personali e sociali, a meno che ci sia un valido motivo (principio di eguaglianza formale). Inoltre– ha chiarito il relatore – la Costituzione prende atto del fatto che, anche se le persone sono eguali di fronte alla legge, non lo sono nella società, perché alcune si trovano in condizioni meno favorevoli e devono superare ostacoli più grandi per cercare di realizzare la propria felicità. Per questo si chiede a tutti (quando la Costituzione parla di «Repubblica» e non di «Stato» solitamente si rivolge a tutti i cittadini e non solo ai pubblici poteri) di contribuire a eliminare questi ostacoli, dando anche alle persone meno fortunate un’effettiva libertà di scelta (principio di eguaglianza sostanziale). Per esempio, tutti devono poter ottenere le cure necessarie alla loro salute o, se ne hanno le capacità, poter studiare all’Università, anche se non possono pagare l’intervento del medico o la retta.”
“Intensa mattinata di studio e confronto, tanti interventi degli allievi preparati ed entusiasti – ha detto la Prof. Paola De Toma– i docenti soddisfatti dell’efficacia dell’incontro così come il dirigente scolastico Prof. Edoardo Citarelli e il relatore Avv. Danilo Parente.”