Si è svolta questo pomeriggio l’autopsia sul corpo di Annibale Miarelli, il 68enne brutalmente ucciso a Pannarano, in provincia di Benevento, dal fratello Benito. L’esame autoptico è stato affidato al consulente Emilio D’Oro dalla pm Amalia Capitanio negli uffici della Procura di Benevento. L’avvocato Teodoro Reppucci, difensore di fiducia dell’arrestato, ha nominato un proprio consulente di parte per assistere alle operazioni peritali.
L‘esame autoptico sul corpo di Annibale Miarelli ha rivelato dettagli sconvolgenti sulla sua tragica fine. L’autopsia ha confermato che Annibale fosse sveglio al momento dell’attacco. Gli esami medici hanno rilevato segni evidenti di tentativi di difesa, indicativi del fatto che Annibale fosse cosciente e lottasse per la propria vita. Secondo le ricostruzioni, Benito, l’aggressore, ha colpito Annibale più volte con un’ascia prima di decapitarlo. La brutalità del crimine, unita alla conferma che Annibale fosse sveglio, dipinge un quadro di estrema violenza. Il tragico omicidio ha scosso profondamente la comunità di Pannarano, dove il terribile gesto ha suscitato sgomento e incredulità. La Procura di Benevento sta indagando sui motivi che hanno spinto Benito a compiere un atto tanto efferato. Gli inquirenti stanno esaminando il contesto familiare e le possibili tensioni o conflitti pregressi che potrebbero aver portato al tragico epilogo.