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Un giovane di 31 anni di Apice è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, come disposto dal giudice per le indagini preliminari (GIP) Pietro Vinetti. La decisione è giunta in seguito alla richiesta del pubblico ministero Giulio Barbato, che ha ritenuto necessaria questa misura restrittiva in seguito al sequestro di un’arma da fuoco.

Il provvedimento è stato eseguito nella giornata odierna e riguarda un episodio risalente a qualche settimana fa, quando i carabinieri, durante una perquisizione dell’abitazione del giovane, avevano rinvenuto una pistola calibro 38 special. L’arma era stata nascosta sul pianerottolo, probabilmente nel tentativo di evitare il suo ritrovamento durante l’operazione delle forze dell’ordine.

L’indagine che ha portato al sequestro dell’arma e alla conseguente misura cautelare è ancora in corso. Il giovane, assistito dall’avvocato Fabio Ficedolo, dovrà ora affrontare le accuse che potrebbero portare a conseguenze legali significative.