“Ha lasciato una scia, è stato un punto di riferimento per la comunità”. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha voluto omaggiare con queste parole la figura di Francesco Romano, “Ciccio” per tutti, esponenente di spicco del Partito Socialista, per anni protagonista della vita politica cittadina, giornalista, saggista, insomma una personalità illustre della Benevento migliore, che tra gli anni Cinquanta fino alla fine del Millennio non ha mai lasciato sola la città rispetto alle sue proposte e alle sue idee. A lui l’Amministrazione Comunale ha voluto intitolare nel quartiere Triggio, di fatto a due passi dalla sua abitazione, una strada. Una via dedicata ad un intellettuale per quella zona tanto popolare di Benevento. Presente la famiglia di Romano con il figlio Antonio Bruno, la cerimonia è stata coordinata dall’assessore alla Toponomastica Molly Chiusolo che ha voluto questa intitolazione nel contesto della profonda revisione della intitolazione di luoghi e spazi pubblici.
Alla intitolazione hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale Renato Parente, i consiglieri Marcello Palladino, Luigi Perifano Giovanni Zanone, il referente del Coni Benevento Mario Collarile. L’assessore Chiusolo ha sottolineato: “Oggi è un giorno importante per noi che intitoliamo un luogo ad una persona, intellettuale, figlio di questo quartiere che è stata per decenni un grande punto di riferimento della città e che ha fatto tanto per questo territorio. Abbiamo aggiunto anche una panchina rossa contro la violenza di genere”. Poi ha concluso: “E’ stato protagonista per il momento politico culturale con ardore ha saputo effettuare il suo lavoro con la giusta intraprendenza.”
Il figlio di Ciccio, Antonio ha detto: “E’ un motivo di gioia per tutta la mia famiglia in un quartiere a cui lui era visceralmente legato. Motivo ripeto di grande gioia per la mia famiglia e tutta l’associazione. Si è iniziato a parlare di intitolargli una strada al momento della nascita della Fondazione nel 2005 e tante associazioni hanno portato avanti questa idea. La società civile ha avuto quindi un ruolo importante per questa intitolazione”.
Il sindaco Mastella ha invece spiegato: “Bisogna recuperare l’unità della Repubblica che si è perso. C’era la valorizzazione delle proprie identità, oggi noto solo antagonismo”. Infine ha concluso: “Oggi abbiamo decretato una forma d riconoscimento per la sua dedizione alla Città, per quello che ha dato alla comunità in maniera semplice e geniale”.