NUNZIANTE 6 – Tra i pali dimostra le solite qualità fuori dal comune con due ottimi interventi su Kanoute e Carriero. Da rivedere qualcosa sulle uscite, ma è talmente giovane che il margine di miglioramento in questo aspetto è enorme.
OUKHADDA 6 – Bravo soprattutto nel limitare le iniziative nella sua zona di competenza con una prestazione accorta e senza sbavature. Qualcosa in meno in termini di spinta rispetto ad altre partite.
BERRA 6,5 – Ha il suo bel da fare per contenere le folate offensive di Kanoute. Quando serve fa a sportellate e non perde mai la calma, anche nelle fasi più concitate del match. Lucido.
MECCARIELLO 6 – Nel complesso il suo ritorno tra i titolari è positivo, ma nel primo tempo nasce da una sua disattenzione il vantaggio del Trapani quando si perde Lescano in area. Regala fisicità al reparto dimostrando ottima intesa con Berra.
FERRARA 5 – Le scorribande di Ciotti lo costringo molto spesso ad arretrare in maniera notevole il suo raggio di azione. Poca o nulla la sua spinta con pochissimi cross a supporto di Manconi e co. (dal 59′ PERLINGIERI 6 – Non sta ancora benissimo e si vede perché entra con il freno a mano tirato, ma tanto basta per cambiare l’inerzia della gara. Si rivela il “pivot” che mancava fino a quel momento al gioco di mister Auteri, lavoro che svolge molto meglio di uno spento e spaesato Manconi).
TALIA 6 – Nel primo tempo spedisce alle stelle una buona occasione quasi all’altezza del dischetto. In mezzo al campo soffre il pressing del Trapani che a volte va anche oltre la fisiologica aggressività.
VIVIANI 5,5 – Si fa troppo spesso sovrastare dai calciatori del Trapani non fornendo alla squadra in quella zona le geometrie necessarie allo sviluppo del gioco. Un passo indietro rispetto alle recenti esibizioni (dal 59′ PRISCO 6,5 – Entra a mezz’ora dalla fine e si rivela prezioso per il blitz. Dal suo ingresso in poi il Benevento inizia a macinare gioco con un senso logico evitando di spedire inutili palloni in lontananza, tutti facili preda degli avversari. Prezioso).
LAMESTA 5 – Non gli riesce praticamente nulla. Non uno spunto di nota fino a quando Auteri decide di richiamarlo in panchina. E’ in forte calo e forse avrebbe bisogno di tirare un po’ il fiato per recuperare le energie (dal 72′ STARITA 6,5 – Mette il suo sigillo al blitz non con un gol ma innescando la decisiva partenza di Lanini. Entra con il piglio giusto non tirando mai indietro la gamba).
ACAMPORA 5,5 – Sfiora il vantaggio in avvio con un sinistro che si perde poco alto sulla traversa. Ma la sua gara è quasi tutta in questo spunto perché non riesce mai davvero a trovare la posizione per mettere in difficoltà la compagine siciliana (dall’87′ CAPELLINI sv).
SIMONETTI 6,5 – Continua ad essere l’autentico jolly di mister Auteri che lo utilizza in posizioni diverse nell’arco della gara. Va vicino al vantaggio con un colpo di testa che si perde di poco a lato e nella circostanza poteva starci anche il calcio di rigore considerando l’abbraccio “affettuoso” dell’avversario.
MANCONI 4,5 – Non pervenuto. Gira a vuoto per tutta la gara nella posizione di terminale offensivo, ruolo poco consono alle sue caratteristiche. L’impegno è sempre massimo, ma urge un cambio di rotta nella sua stagione (dal 72′ LANINI 8 – Spacca la partuta conquistando e realizzando prima il penalty dell’1-1, salvo poi estrarre dal cilindro un tiro all’incrocio dei pali che regala il blitz ai sanniti. Difficile, da qui, in avanti tenerlo ancora in panchina).
AUTERI 6,5 – Da rivedere le scelte iniziali. Si ravvede a gara in corso schierando una squadra più logica. Ad un turno dalla fine il suo Benevento è già campione d’inverno e con un pizzico di attenzione in più (tipo a Crotone) il margine poteva essere anche maggiore. Le gambe della squadra in questo periodo non girano al massimo, ma ora serve solo arrivare alla sosta massimizzando il vantaggio sulle inseguitrici. Poi ci sarà modo e tempo di recuperare le energie.