Tempo di lettura: 2 minuti

L’arrivo, o meglio il ritorno, di Alin Tosca sistema, almeno numericamente, la retroguardia del Benevento. Archiviato il passaggio alla difesa a quattro, nel Sannio si sta vivendo un déjà-vu della scorsa estate, quando la premiata ditta FoggiaCaserta decise di fretta e furia di virare sul 3-5-2, ridisegnano scelte e strategie di mercato a pochi giorni dal gong.

Nella testa di Fabio Cannavaro, fin dall’approdo all’ombra della Dormiente, c’era una linea a quattro come base di partenza, ma il campione del mondo ha dovuto rivedere le proprie idee strada facendo. Avanti con la difesa a tre fino al termine della stagione, motivo che ha indotto il direttore sportivo a rompere gli indugi su Tosca, riportando il rumeno nel Sannio. Il mancino ex Gaziantep era stato ‘bocciato’ come terzino dallo staff tecnico, ma le ultime decisioni tattiche hanno portato alla fumata bianca.

In attesa del ritorno di Glik, fuori causa col Frosinone per il riacutizzarsi di un problema al ginocchio, Cannavaro avrà il nuovo acquisto a disposizione a partire dalla prossima sfida casalinga con il Venezia. Il polacco e il rumeno rappresentano i punti fermi su cui erigere il muro a protezione di Paleari, lasciando gli altri quattro centrali in organico a battagliare per l’unica maglia eventualmente a disposizione. Una corsa al ruolo di braccetto di destra che, in realtà, vede careggiare solo due elementi. Se il mercato non cambierà ulteriormente volto alla difesa giallorossa, saranno Veseli e Leverbe, di volta in volta, a contendersi l’ultimo posto a disposizione.

L’albanese e il francese, assente dell’ultimo minuto allo “Stirpe”, sono favoriti sulla concorrenza non per meriti acquisti, ma per la logica che ha portato fino ad ora Cannavaro a compiere determinate scelte. Capellini, infatti, è stato costantemente impiegato al centro della difesa a tre, ritenuto probabilmente meno portato per passo a ricoprire il ruolo di braccetto. Discorso inverso per Pastina, per il quale la discriminante è quella di essere mancino e, dunque, chiamato a duellare proprio con Tosca per un posto nell’undici di partenza. Il problema, semmai, sarà avere finalmente l’imbarazzo della scelta. Al netto di errori e problemi, infatti, la Dea Bendata non ha certo riservato un trattamento di favore al Benevento in questa stagione.