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Era finito in carcere per una truffa ai danni dei carabinieri del Piemonte e Valle d’Aosta, ora il Gip gli ha concesso gli arresti domiciliari.

Carmine Aversano, 43 anni, di Benevento arrestato il 16 gennaio scorso, a seguito di un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip di Torino (Dr. Del Colle) su richiesta del PM presso il medesimo Tribunale, perchè gravemente indiziato per l’ipotesi associativa finalizzata alla contraffazione dei Toner. L’indagato, il 18 gennaio si è sottoposto ad interrogatorio rispondendo alle domande del Gip in rogatoria, per quasi 3 ore, offrendo elementi in chiave difensiva alla presenza del proprio difensore avv. Antonio Leone. In data odierna il Gip all’esito dell’esame dell’interrogatorio ha sostituito la misura intramuraria con quella degli arresti domiciliari.  

L’INDAGINE – Le indagini, coordinate dalla procura torinese, sono state avviate la scorsa primavera, quando i carabinieri del comando provinciale hanno informato i magistrati di una presunta frode ai danni proprio dell’Arma del valore di oltre 115mila euro, legata alla fornitura di toner e drum per stampanti in loro uso nelle stazioni presenti nei piccoli borghi e fino alle sedi nei grandi centri. A destare sospetti il fatto che la fornitura non era originale, come previsto dal bando di gara vinto da una società con sede a Benevento, ma composta da materiale rigenerato. I toner sembravano infatti del tutto identici all’originale di una nota multinazionale, dotati di codici identificativi e marchi anticontraffazione, ma dopo la consegna e a seguito di una verifica effettuata direttamente con l’azienda produttrice è emerso che i lotti di produzione non combaciavano. Oltretutto non erano regolari gli involucri di smaltimento dei toner, che trattandosi di rifiuti speciali, sono realizzati seguendo le normative europee.

 

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