di Annalisa Papa
Ieri sera 24 settembre, in contrada Friuni, la comunità tocchese si è riunita per prendere parte ad una serata dedicata al musicista Nicola Sala, nato proprio nel piccolo comune sannita il 7 aprile del 1713.
L’evento organizzato con dovizia dal comitato festa diretto da Antonio Fusco in arte Gitano e Michelina Viglione è stato fortemente voluto anche dall’amministrazione comunale e dal sindaco Gennaro Caporaso: “Il nostro obiettivo è rendere omaggio a Nicola Sala e tenere viva la sua memoria, io e l’amministrazione, confidando nell’aiuto anche dei cittadini e cittadine di Tocco, speriamo di poter dare il via ad una biblioteca a lui dedicata”.
“Stasera è stata posta la prima pietra, di quello che speriamo sia un evento che si ripeterà ogni anno” prosegue Michelina Viglione.
“Grazie alla sua musica, Tocco è arrivato in giro per l’Italia e oltre, è stato faticoso e anche emozionante ricercare le sue composizioni originali, ma ci ha dato anche moltissima soddisfazione”: racconta al pubblico Antonio Fusco.
Il lavoro di ricerca delle varie opere si è svolto con l’ausilio del maestro Umberto Aucone, che ha presieduto la serata con il quartetto d’archi “Woman in black”, ricordando a più riprese l’importanza di tenere viva la memoria del compositore, attraverso altri eventi culturali e magari concorsi con studenti e studentesse di musica.
Si sono esibite a più riprese le musiciste Dina Caliro primo Violino; Gabriella Rosato secondo Violino; Nadia Khomutova Viola; Assuntina Paradiso Violoncello, che hanno eseguito le musiche originali del compianto musicista.
Al pianoforte Antonietta Rosato, che ha accompagnato con le sue note le letture della serata.
La serata si è poi conclusa con l’annuncio della volontà dell’architetto Mario Ferraro di donare una borsa di studio a chiunque all’interno del Conservatorio di Benevento decida di portare una tesi di laurea sulla vita del musicista.
Molto poco si sa infatti della sua infanzia, ma è presente questo breve estratto “libri parrocchiali di San Vincenzo di Tocco: “Addì 7 aprile 1713 io D. Sebastiano Formichella, vicario curato della chiesa parrocchiale di S. Vincenzo di Tocco, ho battezzato un infante nato ad ore 12 di detto giorno, figlio di Bernardino Sala e Margherita Formichella coniugi di detta terra della parrocchia di S. Pietro, al quale ho posto nome Nicola. Il compadre è stato il chierico Francesco Scandino di Matteo della terra di Cacciano e la commadre Brusana Daniele fu Bernardino di Tocco.- in fede etc.- Seb. Formichella.”
Lettura della serata:
“Nicola Sala, compositore italiano, nasce a Tocco Caudio il 7 aprile 1713 e muore a Napoli il 31 agosto 1801. Studia musica a Napoli al Conservatorio della Pietà dei Turchini dal 1732 al 1740 sotto la guida di Nicola Fago e Leonardo Leo.
Qui probabilmente scrive la sua prima composizione, l’opera Vologeso, che va in scena nel 1737 a Roma. Nel 1745 non viene accettato per succedere a Leonardo Leo nel ruolo di maestro della cappella reale.
Negli anni Sessanta rappresenta alcuni suoi lavori al teatro San Carlo. Tra questi il dramma La Zenobia, che viene ben accolto.
Nel 1787 diventa secondo maestro della Pietà dei Turchini, dove già da 47 anni opera come insegnante, e dal 1793 fino all’11 ottobre 1799 ne diventa invece primo maestro. Suo allievo fu Gaspare Spontini.
Sala è stato uno dei più importanti insegnanti napoletani, formando musicalmente molti compositori, fra cui l’emiliano Ferdinando Orlandi e il lombardo Ambrogio Minoja.
Compositore di varie opere, oratori, messe e cantate, è anche autore di parecchi trattati pedagogici, fra i quali le Regole del contrappunto pratico, pubblicato a Napoli nel 1794.”