Continua il processo sul tentato omicidio a Rotondi. Nell’udienza di questa mattina, il pubblico ministero ha formulato le sue richieste contro Giuseppe Luciano, 35 anni di Bonea e Concetta Esposito, 29 anni di Cervinara. Il pm ha chiesto 9 anni di reclusione per Luciano, considerato l’esecutore materiale dell’aggressione, e 5 anni per Esposito, ritenuta responsabile di concorso morale. In entrambi i casi, è caduta l’aggravante della premeditazione, inizialmente contestata. Tuttavia, solo a Esposito sono state riconosciute le attenuanti generiche, mentre per Luciano il pm ha respinto ogni forma di riduzione della pena.
La storia – Nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2023, a Rotondi, un diverbio per motivi economici si trasformò in una brutale aggressione che ha rischiato di sfociare in tragedia. Luciano e la Esposito si recarono a casa di due uomini per discutere questioni di denaro. La situazione degenerò rapidamente e, durante il litigio, Luciano accoltellò uno dei presenti all’addome e l’altro al petto. Le ferite riportate furono talmente gravi che, secondo i medici, uno dei colpi avrebbe potuto essere letale se inferto un centimetro più in là.
Subito dopo l’aggressione, i due imputati fecero perdere le loro tracce, ma poche ore dopo si costituirono spontaneamente ai Carabinieri di Cervinara. Esposito consegnò l’arma del delitto, ammettendo la propria partecipazione e cercando di scagionare Luciano. Tuttavia, le indagini hanno portato a una diversa ricostruzione dei fatti, delineando Luciano come l’esecutore materiale dell’accoltellamento.
Il processo proseguirà con le arringhe difensive il prossimo 6 novembre 2024, quando gli avvocati degli imputati, Teresa Meccariello per Luciano e Vittorio Fucci per Esposito, cercheranno di ridurre le pene richieste. Resta comunque il peso delle accuse di tentato omicidio continuato, con quattro capi d’imputazione legati alle gravi lesioni inferte alle vittime.