Tempo di lettura: 2 minuti
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Biagio Flavio Mataluni.
La nota – “In questi giorni, purtroppo, ascolto e leggo molti amici e conoscenti che riflettono sul caro vita e sui suoi effetti.
Hanno ragione: dopo le batoste per le spese di energie e carburanti dei mesi invernali oggi fare la spesa costa tra il 10 e il 20 per cento in più, i carburanti sono tornati a prezzi stellari e chi ha un mutuo a tasso variabile deve fare i conti pure in questo caso con rincari record (e ovviamente il dazio peggiore lo paga chi vive a sud, come al solito).
In questo contesto arriva una decisione (purtroppo l’ennesima) miope della Bce che alza i tassi d’interesse per contrastare un’inflazione che stava già calando da sola.
Insomma, sembra un gioco dell’assurdo ma è così: per contrastare l’inflazione che tanto ha messo in difficoltà famiglie e imprese si alzano i tassi… mettendo ancora più in difficoltà famiglie e imprese.
E’ evidente il distacco di queste istituzioni dal mondo reale (e dalle diverse realtà complesse che lo compongono, in questo caso, parlando dell’Unione Europea) visto l’eterno ricorso a logiche teoriche laddove forse servirebbero approcci più pratici: dei price cap avrebbero potuto avere un effetto più felice dell’ennesimo aumento dei tassi?
Immaginare di rilanciare l’economia incidendo sempre (e negativamente) su famiglie e imprese si è rivelato controproducente e ovviamente controproducente si rivelerà anche con l’ultimo aumento dei tassi: sarebbe il caso di intervenire diversamente, e come ho già detto, aumentando il potere d’acquisto delle famiglie, frenando le speculazioni sulle materie prime e agevolando investimenti e assunzioni per le imprese, specie a sud… insomma, passare finalmente dalle teorie alla pratica”.