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Il risultato, almeno quello iniziale, è stato conseguito. La minoranza a Limatola ha ottenuto il Consiglio comunale per poter discutere della Tari, un punto caldo nella programmazione del gruppo capitanato da Massimiliano Marotta. L’annuncio è stato dato dallo stesso esponente tramite i canali social con la pubblicazione di un volantino abbastanza chiaro ed esplicativo.

Da anni – così inizia il manifesto – nel Comune di Limatola non riusciamo a crescere con la percentuale di raccolta differenziata. Non conosciamo il costo dei rifiuti che vengono smaltiti e i ricavi dai rifiuti ceduti alle piattaforme. Non vi è traccia di convenzioni con i consorzi di filiera”.

Un aspetto che dovrebbe essere di importanza per tutti, perchè è l’intera comunità che deve essere attenta a certi aspetti ed è la politica a dover cercare di sensibilizzare tenendo un occhio di riguardo verso le tasche del cittadino.

Tutti dobbiamo contribuire, ma la Pubblica Amministrazione deve dare il buon esempio: ad oggi non risultano convenzioni specifiche per i rifiuti con le piattaforme, non vi è un eco-sportello, un numero verde per segnalazioni, l’isola ecologica funziona ma andrebbe video-sorvegliata e resa più efficiente, svuotata costantemente e con una strada asfaltata.

È giunta l’ora – così continua il volantino – di procedere alla redazione di un piano industriale aggiornato (ultimo risalente all’anno 2016): inserendo le risorse già cantierizzate, fissando obiettivi nel breve periodo come l’incremento della raccolta differenziata e l’obbligo di certificare le quantità dei rifiuti prodotti per lo smaltimento in modo da avere un quadro chiaro sui costi e sui guadagni dell’Ente”.

Una delle soluzioni per il Il gruppo di minoranza “A Limatola per Limatola” può essere “l’introduzione del compostaggio domestico in modo che l’ente possa arrivare a risparmiare di oltre 100.000 € e quindi diminuire la Tassa Rifiuti ai cittadini”.