Gli sversamenti abusivi continuano ad essere una vera piaga per la città di Benevento. Lo dicono senza giri di parole le Autorità comunali e le strutture di servizio preposte al controllo e gestione deli rifiuti. Il problema non è solo di natura estetica ed ambientale, ma anche di natura economica: infatti la raccolta supplementare dei prodotti degli “inzivados” ha un tale costo supplementare da compromettere l’auspicato abbassamento della tassa dei rifiuti che viene recapitata annualmente a tutti i cittadini, anche a quelli che “inzivados” non sono. Questo è lo stato delle cose sottolineato durante la conferenza stampa svoltasi in via delle Puglie presso la sede Asia per illustrare i risultati ottenuti nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti sul territorio comunale, grazie alla sinergia tra Comune, Azienda, Comando di Polizia municipale e Guardie ambientali.
Le zone maggiormente penalizzate dalla scellerata pratica dell’abbandono illecito dei rifiuti sono le contrade cittadine, secondo tradizione. Ma l’azione di controllo, di prevenzione e soprattutto di repressione dell’odioso fenomeno è forte: le Guardie ambientali hanno presidiato i punti critici e comunque da fine agosto, infatti, ad oggi la Polizia Municipale ha emessi 50 accertamenti di violazione delle norme e alcuni di tali accertamenti hanno natura penale. Per far fronte inoltre al fenomeno sono state individuate altre misure, anche se c’è il rischio che, in qualche maniera, esse possano favorire l’azione degli “inzivados”. Sono stati infatti annunciati tre nuovi ecopunti comunali, autofinanziati dall’Asia, due prossimi all’inaugurazione, uno in contrada Olivola e un altro a San Vitale: anche se proprio nelle contrade si registrano gli abbandoni più rilevanti in quanto gli “inzivados” ritengono di non essere scoperti.
L’amministratore unico dell’Asia, Donato Madaro, ha sottolineato: “Dai dati di quest’anno emerge che la produzione del rifiuto indifferenziato nelle contrade è superiore alle media. Noi puntiamo alle contrade tenute sotto controllo con ecopunti, recintati e videosorvegliati. Per garantire la legittimità del conferimento, ci sarà il badge per l’accesso. Nelle contrade scontiamo questo gap con cittadini da fuori città che vengono a sversare illegalmente”. L’amministratore ha quindi parlato come purtroppo l’Asia continui a conferire a Tufino (cioé fuori Provincia, ndr) il rifiuto indifferenziato e questo produce un forte aggravio del costo del servizio che si ripercuote nella tassa rifiuti pagata dai cittadini. Va avanti così da anni, cioè da quando nel 2016 andò a fuoco lo Stir di Casalduni: “Manca una stazione di trasferenza. E’ penalizzante questo stato di cose perché crea un sovrapprezzo per i cittadini”.
L’assessore comunale all’Ambiente, Alessandro Rosa ha spiegato: “Questa è una attività di diagnosi. Da soli non potevamo contrastare il fenomeno. Il protocollo d’intesa con le guardie ambientali provinciali che hanno piantonato gli ecopunti quelli più sensibili. Una prima risposta è stata data. La cabina di regia ha funzionato. Noi vogliamo tutelare il territorio”.
Il Comandante della Municipale Vecchio ha rimarcato la massima disponibilità per aggredire il problema e la sinergia con Guardie ambientali e Asia per fermare questa cattiva abitudine.
E’ intervenuto quindi il presidente provinciale Guardie Ambientali d’Italia, Cosimo Porcaro: “E’ stato dato corso ad un progetto pilota che ha prodotto un buon risultato. Cerchiamo di migliore il nostro servizio”.
La consigliera con delega alle Contrade, Loredana Iannelli, ha sottolineato come la situazione fosse fuori controllo e si è voluto mettere un argine a questo sversamento. Infine è intervenuto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella che ha lanciato un appello ai cittadini: “Denunciate chi sversa illegalmente. Questa è una forma di mobilitazione e buon senso e salvaguarda la città. Non significa essere spie. Basta poco e essere collaborativi”.