Cala il sipario sui ‘Riti settennali’, edizione 2024. Guardia Sanframondi, ieri, si è riempita di fedeli e curiosi, tutti pronti per vivere, nel silenzio e nel rispetto, l’intero evento.
Un fiume di persone a riempire le strade del borgo sannita e godersi i misteri, i flagellanti e i battenti, in un misto di fede e curiosità. Un silenzio surreale, eppure Guardia ha accolto migliaia di persone, un pieno di flash e video al passaggio delle rappresentazioni dei figuranti, bravi nel dare vita a scena da veri e propri quadri, o dei protagonisti incappucciati che hanno sfilato silenziosamente lungo le strade in attesa di ricongiungersi con la Madonna per il momento più toccante e di reale liberazione.
I Riti sono questi, sudore e sangue, silenzio e odore acre, sono partecipazione ed estasi. Possono urtare la suscettibilità o toccare le coscienze, hanno il potere di far parlare per chi ci crede e per chi li osserva con curioso distacco, attirano, si amano o si odiano senza mezze misure.
E forse e proprio questo il grande potere di una rappresentazione a cielo aperto, datata e che continuerà a far parlare di sè. Perchè, in fondo, i Riti Settennali possono piacere o meno, si possono giudicare secondo coscienza personale, ma vanno sempre rispettati.