Tempo di lettura: 3 minuti

La loro singolare esperienza presto potrebbe tradursi in un progetto più ampio con la Bontempi per una musichetta pubblicitaria e per una linea di giocattoli musicali ad hoc senza dimenticare i bambini con la realizzazione di laboratori didattici nelle scuole per avvicinarli alla musica. Sono questi i prossimi obiettivi della ‘Playtoy Orchestra‘, l’ensemble guidato da Fabrizio Cusani, 53 anni, che per primo ha proposto musica, per adulti e bambini, suonando esclusivamente giocattoli che emettono suoni.

Dopo recenti nuove tappe all’estero e diversi incontri in Italia, oggi la band di 7 elementi si esibisce a Vitulano, il paese sannita dove nacque nel 2001 e dove c’è il quartier generale del gruppo. Un improbabile esperimento quello di 22 anni fa come lo definisce Cusani ma che poi ha avuto successo: “Stiamo ricevendo diversi inviti a partecipare a manifestazioni in Italia e all’estero – spiega all’ANSA – dopo l’esperienza britannica nel regno della beatlesmania, al ‘Palladium’, la partecipazione al ‘Britan”s got talent’, ma anche l’evento al teatro di Ferrara e al Trianon a Napoli, ci stiamo organizzando per il Romania Got Talent, l’Espana Got Talent, la partecipazione a kermesse negli Emirati Arabi e in Cina”. Oltre a Fabrizio Cusani (direzione e giocattoli), la band è composta da Gianpasquale Cusano (percussioni giocattolo), Jacopo Cerulo (pianola Bontempi), Rocco Calò (fisarmonichetta di plastica), Giuseppe Caruso (batteria di 30 centimetri), Gioele Cerulo (chitarrista/basso), Saverio Coletta (pianino di Charlie Brown).

“Mettiamo le nostre conoscenze e la nostra passione per fare ‘musica’ con i giocattoli, per avvicinare i piccoli ma anche i grandi ad un mondo, specie quello della musica classica, che può risultare difficile, complicato, colto ma che può essere semplice come un giocattolo” afferma Cusani. Nel gruppo vi sono musicisti professionisti alle prese con tastierine, piccole batterie, piccoli xilofoni e chitarrine giocattolo. La più grande difficoltà, dunque, è suonare fisarmonichette che perdono i tasti, piccole pianole che non hanno polifonia: “Puoi suonare un tasto per volta, massimo due, il terzo non suona – spiega l’artista – quindi ciascuno deve fare la sua piccola parte integrandosi perfettamente con i suoni degli altri”. E in questa logica l’ensemble si è esibito dai grandi classici della musica colta con Mozart, Rossini, Beethoven alle colonne sonore di Nino Rota e Morricone fino al samba, alla bossa nova, all’easy jazz passando per l’esecuzione di ‘Bohemian Rhapsody’ dei Queen. Insomma la forza della performance della band sta nell’avvicinare i bambini e le loro famiglie, ai teatri e al mondo della musica classica, un mondo che può essere semplice e divertente come un giocattolo. In questi 22 anni la ‘Playtoy Orchestra’ ha visitato tutti i Continenti tranne l’Oceania: ha suonato in mezza Europa, Sud America, Cina, Corea del Sud e con due dischi all’attivo, ha tenuto spettacoli nei teatri di tutto il mondo e mai solo per le comunità italiane all’estero. Il tutto accompagnato da esibizioni sui canali della Rai.

Ambasciatori del “Conadi” (Consiglio nazionale adolescenti e infanzia), ora i 7 musicisti – alcuni dei quali sono anche componenti del gruppo sannita dei ‘Trementisti‘ che famusica popolare – hanno intenzione di misurarsi con ‘jingle’ e linee commerciali nel segno della musica fatta con i giocattoli: “Ma vogliano continuare a divertirci pensando innanzitutto ai bambini – conclude Fabrizio Cusani – in fondo la prima scommessa di questo ex ‘improbabile esperimento di 22 anni fa nacque pensando a loro”.