Roberto Stellone va a caccia del bis. Dopo la vittoria di misura con il Brescia, il tecnico romano cerca l’exploit esterno. Domani pomeriggio, ore 16:15, il Benevento sarà di scena al “Del Duca” per affrontare l’Ascoli di Roberto Breda. Per il successore di Fabio Cannavaro sarà la terza partita alla guida di una Strega alla ricerca di punti per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica. A presentare la gara di campionato è stato lo stesso Stellone, intervenuto questa mattina in conferenza stampa.
Continuità – Partita importante, come tutte da qui alla fine. Gara difficile, l’Ascoli viene da due vittorie dopo il cambio di allenatore, sembra in ripresa ed è risalita in classifica. Dobbiamo dare continuità alla vittoria col Brescia, cercando di fare più punti possibili.
Indisponibili – Sarà difficile, avendo cinque partite in venti giorni. Non sarà semplice, ma anche domani avremo una formazione importante. Abbiamo dieci infortunati, mancheranno anche Agnello, Basit e Veseli che ha avvertito un problema all’adduttore. Schiattarella non riesce ancora a spingere, speriamo di averlo per mercoledì. Letizia non è ancora al massimo, spero di farlo giocare mercoledì per far rifiatare qualche giocatore. Col SudTirol ne cambierò tre, quattro perché è bene dosare le energie, peccato non avere altre soluzioni. Sono fiducioso per i recuperi, nel giro di tre, quattro giorni ci sarà qualche rientro.
Svincolati – Gli infortunati stanno recuperando bene. Qualche valutazione l’abbiamo fatta ma i punti interrogativi erano troppi. In attacco siamo corti, il presidente aveva dato disponibilità ma andavano fatte le cose con intelligenza.
Modulo – Nel tempo riesci a dare un’impronta sul modulo, sui giocatori, sui concetti. Negli ultimi anni abbiamo rivisto i sistemi, perché importanti sono i concetti. Contano poco secondo me, è importante coprire gli spazi, attaccante con cinque, sei elementi ed essere pronti a ripiegare. Abbiamo una squadra di giocatori intelligenti e duttili, come abbiamo visto col Brescia. E’ un bene avere queste caratteristiche perché permette di cambiare senza attingere dalla panchina. La formazione non è mai decisa il lunedì, voglio impegno, i ragazzi devono sapere che chi si impegna ha possibilità di scendere in campo. Sappiamo di dover migliorare sui momenti, capire l’andamento della partita, riuscendo a ragionare nei momenti difficili.
Leverbe e Viviani – Stanno bene. Viviani ha fatto un’ottima partita col Brescia, uscendo per i crampi. L’ho visto sorridere in settimana e questo è importante, avrà i suoi spazi come Schiattarella da qui alla fine del campionato. Leverbe aveva giocato bene a Cagliari, non parlo di prima perché dal momento del mio arrivo i giocatori dovevano resettare il passato. Domani Leverbe giocherà dall’inizio e sono convinto farà un’ottima partita.
Attacco – La Gumina e Simy possono giocare insieme, ma in questa partita si alterneranno. Chi non giocherà domani, giocherà mercoledì e viceversa. Sono contento se vinciamo le partite, più che per i gol che faranno da qui a fine campionato. Si sbloccheranno, il gol arriverà perché non si sono dimenticati come si segna. Sono contento di La Gumina e Simy, non devono preoccuparsi per il gol, mi interessa che corrano dietro a tutti.
Paleari – Sta bene, è stata una precauzione con il Brescia.
Classifica – Non possiamo andare ad Ascoli e pensare di fare una partita blanda. Dobbiamo tirarci fuori dai bassifondi, abbiamo superato qualche squadra ma siamo ancora lì. Non accetto cali di tensione, di sacrifici, voglio una squadra che vada a centomila. L’allenamento mi dice che ci siamo e mi lascia tranquillo.
Impegni ravvicinati – Dosare le energie mi permette di avere sette, otto giocatori freschi in una partita. Comunque vada la partita successiva, è bene cambiare perché ne trae beneficio il gruppo, la competizione, il fatto di non avere giocatori stremati. Cambierò indipendentemente al risultato di Ascoli, perché credo che sia giusto. Sarà importante affrontare una partita per volta, la gara di domani è la più importante della nostra vita in questo momento. Cercheremo di raccogliere il massimo, cercando anche di non raccogliere niente. In uno scontro diretto come quello che ci attende vincere è tanta roba, ma anche non perdere è fondamentale. A fine anno si può retrocedere o salvarsi per un punto.
Vittoria – Vincere aiuta a vincere. La vittoria ti fa passare una settimana diversa come voglia. Ho dato due giorni di riposo proprio in previsione del periodo intenso e i ragazzi li hanno passati in maniera diversa. Ci siamo tolti un peso, ma se non giochiamo una partita di tensione ad Ascoli mercoledì ci troveremo nella stessa situazione. Ci attendono tredici battaglie da affrontare come con il Brescia, senza paure e con la consapevolezza di voler uscire da questa situazione. Giocare sempre con la paura e con la tensione non aiuta, le vittorie aiutano ad alleggerire ma non devi comunque mollare.
Squadra – Dobbiamo diventarlo per memorizzare il prima possibile i miei concetti. Diventare squadra, attualmente, non è fare cinquecento passaggi e tre tiri in porta, significa avere lo stesso atteggiamento di sabato scorso. Diventare squadra è avere un gruppo unito, aiutarsi.
Infortunati – Ciano e Glik hanno un problema al menisco, Capellini si porta dietro un fastidio al pube da tempo. Farias ha sentito tirare il polpaccio, cosa che può capitare, Pettinari ha iniziato a correre. Schiattarella ha questo fastidio che si ripresenta, un giorno sta bene e l’altro no. Oggi ha provato, voleva esserci ma non ce l’ha fatta. Si allenerà domani per capire se sarà a disposizione per mercoledì. Gli infortuni dipendono da tantissime cose, non sono in grado di giudicare il lavoro passato, sarei presuntuoso. Posso parlare del mio programma di allenamento, oggi non stiamo facendo quello che vorremmo, quando subentri è una situazione delicata.
Ascoli – L’ambiente mi interessa poco, dobbiamo essere pronti a ogni situazione. La vittoria arriva da lontano, dal lunedì, e dipende da tanti fattori. L’importante sarà la mentalità, con quale testa si arriva alla partita.
Tello – Nei primi due giorni ha fatto lavoro differenziato, sta bene. Può giocare sia da mezzala che sotto-punta, come Acampora.