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Benevento – “La partita della vita”. Roberto Stellone non ci ha girato troppo intorno nel presentare Benevento-Spal. I giallorossi domani si giocheranno una fetta considerevole di serie B nel confronto diretto del Ciro Vigorito contro un’avversaria con cui condivide posizione di classifica (penultima), ansie e timori. Entrambe le squadre stanno per chiudere una stagione ben al di sotto delle aspettative estive e nel rush finale andranno a caccia di quello che da più parti viene ormai definito un ‘mezzo miracolo’. Al Benevento la vittoria manca dal 18 febbraio, giorno dell’uno a zero rifilato al Brescia. Quello con le Rondinelle è comunque l’unico sussulto delle ultime 14 giornate. L’appuntamento con i tre punti non è più procrastinabile se si vuole evitare una dolorosa retrocessione.

Stellone, un gioiello per far brillare l’attacco

Il suo talento aveva illuminato la scena nella fase iniziale della sfida con il Bari, prima che gli episodi arbitrali rendessero opaco il pomeriggio del Benevento. Lorenzo Carfora avrà una nuova chance da titolare con la Spal, in un match in cui il pallone scotterà parecchio. Il talento classe 2006 farà compagnia a Pettinari in quello che dovrebbe essere una sorta di 3-4-2-1 di partenza. Glik non è stato ancora considerato pronto per partire dal primo minuto, dunque il terzetto difensivo davanti al portiere Paleari sarà composto da Veseli, Leverbe e Tosca. A centrocampo coppia Schiattarella-Karic in sostituzione degli squalificati Viviani e Acampora. Letizia potrebbe così tornare sulla corsia sinistra, con Improta pronto ad agire sulla corsia di destra. Tello giocherà più avanzato per provare a dar man forte al reparto offensivo. E’ dunque probabile che al colombiano siano affidati compiti sulla trequarti che gli consentano di dialogare maggiormente con Carfora e Pettinari. In panchina si accomoderanno Ciano e i vari Farias, La Gumina e Simy. Al Benevento il gol manca da 315 minuti, ben due partite e mezzo. Un grosso problema da risolvere. 

Oddo si affida all’esperienza di Nainggolan

A Ferrara ne sono sicuri: per tagliare il traguardo salvezza servirà ben altro rispetto a quanto mostrato nell’ultimo turno con la Ternana. L’1-1 del Mazza non ha soddisfatto i tifosi che si aspettavano una prestazione decisamente migliore per agguantare una vittoria essenziale. Ora che le ambizioni si sono trasferite sul Vigorito, gli estensi dovranno dimostrare che il recente ritiro pescarese sia servito a ritrovare la giusta condizione fisica e mentale. A meno di sorprese Oddo sceglierà ancora una volta un 4-3-3 mascherato con Alfonso tra i pali e difesa composta dai terzini Dickmann e Celia. Al centro, accanto al sannita Meccariello, Dalle Mura è favorito su Arena. A centrocampo le operazioni saranno affidate a Contiliano, Maistro e Prati, ma è sull’attacco che graverà il peso delle responsabilità. Nainggolan e Fetfatzidis dovranno rifornire l’unica punta, ovvero uno tra Moncini e La Mantia. Il ballottaggio tra i due è destinato a rimanere apertissimo fino in fondo. 

LE PROBABILI FORMAZIONI

Benevento (3-4-2-1): 21 Paleari; 55 Veseli, 33 Leverbe, 31 Tosca; 16 Improta, 27 Schiattarella, 7 Karic, 3 Letizia; 8 Tello, 35 Carfora; 9 Pettinari. A disp. 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 15 Glik, 80 Koutsoupias, 11 Jureskin, 18 Foulon, 6 Kubica, 10 Farias, 28 Ciano, 20 La Gumina, 25 Simy. All.: Roberto Stellone. 

Squalificati: Viviani e Acampora

Spal (4-3-3): 1 Alfonso; 24 Dickmann, 6 Meccariello, 4 Dalle Mura, 21 Celia; 5 Contiliano, 37 Maistro, 20 Prati; 11 Fetfatzidis, 44 Nainggolan, 19 La Mantia. A disp. 17 Pomini, 27 Peda, 3 Tripaldelli, 29 Almici, 2 Fiordaliso, 40 Tunjov, 10 Zanellato, 23 Murgia, 49 Rossi, 99 Rabbi, 32 Rauti, 9 Moncini. All. Massimo Oddo.  

Squalificati: Nessuno

Arbitro: Fabio Maresca di Napoli

Assistenti: Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Gaetano Massara di Reggio Calabria

IV Ufficiale: Claudio Panettella di Bari

Var: Luigi Nasca di Bari (Avar: Oreste Muto di Torre Annunziata)

Stellone: “Con la Spal la sfida della vita, vogliamo uscire da questa situazione”

Oddo: “A Benevento per vincere, ma se perdiamo non siamo già retrocessi”