Debutto casalingo per Roberto Stellone. Dopo la sconfitta di Cagliari all’esordio sulla panchina del Benevento, il tecnico romano si appresta a vivere la sua “prima” al Ciro Vigorito. Domani la Strega ospiterà il Brescia di Davide Possanzini, un vero e proprio scontro diretto presentato in conferenza stampa dallo stesso Stellone. Queste le parole dell’allenatore giallorosso.
Situazione – La lunga degli indisponibili si allunga con Capellini. Schiattarella e Letizia si sono allenati ma non stanno ancora benissimo per partire dall’inizio. Pasquale ha un problema al polpaccio, Gaetano ha fatto una settimana di allenamenti doppi ma non possiamo correre il rischio di perderlo per più partite. Abbiamo tirato fuori un undici molto buono, siamo in emergenza ma non mi preoccupo. A centrocampo giocherà Viviani e sono convinto che farà bene. Sono contento della settimana, abbiamo rivisto gli errori commessi e sono convinto che non li rifaremo.
Fasce – Non ho dubbi, alla squadra ho dato già la formazione. El Kaouakibi ha fatto una buona settimana, è pronto per giocare dall’inizio o in corso d’opera.
Modulo – Abbiamo preparato la partita su tanti aspetti. Non sappiamo come giocherà il Brescia avendo cambiato da poco allenatore. Manderemo in campo undici giocatori, in base a quelli potremo ricoprire diversi moduli. Sto cercando di lavorare sui concetti, basandoci anche sull’avversario e sui momenti della partita. Dobbiamo migliorare nelle scelte, diventando squadra, aiutandoci. Prima diventi squadra e prima riesci a ottenere punti.
Aspetto mentale – C’è da lavorare su tanti aspetti, prendiamo di positivo quello visto con il Cagliari. Gli errori capitano, dobbiamo limare la possibilità di far segnare la squadra avversaria. L’aspetto mentale oggi è il principale problema, quando un attaccante non segna da tanto la palla pesa, stesso discorso quando un centrocampista perde palla o la difesa subisce gol. Domani è molto importante perché potremmo scavalcare il Brescia, rialzando il morale. Dobbiamo provare a vincere, ma non vogliamo perdere, non dovremo farci prendere dalla fretta. Dovremo capire i momenti della partita, affronteremo una squadra che sta nelle nostre stesse condizioni. Voglio una squadra che provi a vincere con le sue forze, mi auguro spinta dal proprio pubblico. Ho sentito l’appello del presidente e non si può ignorarlo. Spero ci incitino, altrimenti faremo di tutto per portarli dalla nostra parte.
Svincolati – Non ci abbiamo pensato prima dell’infortunio di Pettinari, sono fuori anche Ciano e Farias. Dopo la partita magari valuteremo. Ci sono giocatori non in attività, magari sono fermi da sei, sette mesi. A volte intervenire a febbraio è controproducente. Adesso abbiamo la gara, è la cosa principale.
Simy – Ci ho parlato, come ho parlato con quasi tutti i giocatori. A volte parlare troppo di un problema è quasi come mettere il dito nella piaga. Quando non si segna è per una serie di aspetti, il gol arriverà per lui e per tutti gli attaccanti. Arriverà con il lavoro, lui si è impegnato molto e gli sono arrivati pochi palloni. Deve solo sbloccarsi e poi vedremo un altro Simy, ne sono convinto.
Calciatori – Stiamo alzando l’intensità in allenamento, anche se la squadra stava bene dal punto di vista fisico. Cercando di creare situazioni di pericolo, facendo capire che dobbiamo aiutarci per uscire dal momento negativo. Dobbiamo crescere nel capire i momenti, nelle scelte.
Tre K – Karic, Koutsopias e Kubica fanno parte dei giocatori importanti di questa rosa, avranno spazio se lo meriteranno. Le scelte ricadranno in basse alla partita precedente, all’allenamento e all’avversario. Farò dei cambi in base alla partita di Cagliari, non saranno bocciature ma saranno dettati dall’avversario.
Attacco – Abbiamo diverse soluzioni, cambiando anche modulo alzando un centrocampista e tenendosi una punta per l’ultima mezz’ora. Nonostante le assenze abbiamo tante soluzioni.
Qualità – In una squadra ci sono giocatori di qualità e giocatori che prevalgono per altri aspetti. Oggi ci interessano undici “Gattuso” piuttosto che undici “Pirlo”, servono giocatori pronti sotto l’aspetto dell’aggressività, della dinamicità.
Cagliari – Il problema è che può scappare la marcatura, non me la sento di dire a Jureskin che ha sbagliato. L’errore è che siamo un uomo in più, siamo messi in un modo che non si può prendere gol. Cui siamo fatti attrarre dal loro movimento sul primo palo. Ci abbiamo lavorato poco, oggi abbiamo curato meglio le palle inattive.