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Tra 8 mesi la Ferrovia Cancello-Benevento riprenderà i propri servizi”. L’annuncio, tanto atteso da decine di pendolari e dagli stessi lavoratori della linea ferrata, è stato dato oggi al Teatro Comunale nel corso della seconda giornata di Sud Invest da Umberto Di Gregorio, Presidente dell’Ente Autonomo Volturno che gestisce la fondamentale infrastruttura che costituisce ancora il collegamento più breve tra Benevento e Napoli.

I lavori di messa in sicurezza e di ristrutturazione si concluderanno entro dicembre. Poi saranno necessarie le verifiche tecniche e i collaudi”, ha aggiunto il manager per rassicurare il pubblico presente circa l’impegno assunto. La notizia è stata quella che ha suscitato il maggior entusiasmo nella platea che assisteva ad un confronto sul tema della infrastrutturazione del Sannio, grande punto dolente del territorio.

L’incontro, moderato dal giornalista Pierluigi Melillo, è stato introdotto da Mimmo Vessichelli vice presidente dell’Asi: “Queste zone devono essere appetibili e attrattive. Le  aree interne  sono cruciali. E’ necessario che venga creata una rete infrastrutturale. La partita dello sviluppo è fondamentale, essere veloci oggi vuol dire essere attrattivi, penso a questioni importanti come Scalo Merci, la  Telese-Caianello, l’Alta Capacità. Bisogna cambiare la storia, la narrazione  delle aree interne“.

E’ intervenuto quindi il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi: “Le infrastrutture sono un elemento fondamentale per la crescita socio economica, Non esiste  nessun conflitto tra province di Benevento e Avellino, anzi su alcune infrastrutture servirebbe coesione. I progetti per le infrastrutture vadano veloci, per fare in modo che le eccellenze del territorio vengano valorizzate“. 

Il presidente di Eav Umberto Di Gregorio ha sottolineato: “Siamo a buon punto per la linea sulla Valle Caudina. Ci sono altri due grandi interventi e nel giro di qualche anno Benevento-Napoli sarà tra le tratte più moderne dal punto di vista strutturale“.

E’ intervenuto, poi, Emilio De Vizia, il quale ha parlato della Stazione Hirpinia, l’unica in un’ area interna: “E’ stata un’intuizione, uno scalo merci con piattaforma logistica. Lo scalo merci a Ponte Valentino ha un senso maggiore con la stazione Ufita. La RFI ha parlato di opera strategica che credo cambierà le storia dei nostri territori“.

Ha quindi preso la parola Pasquale Lampugnale, vicepresidente di Confindustria Benevento: “Sarebbe un errore dividere Sannio e Irpinia perché, da studi commissionati, emergono gli stessi problemi ma anche asset simili. Se due province perdono quarantamila abitanti in pochi anni, vuol dire che dobbiamo rendere attrattivi i nostri territori. Due province perdono 12 punti di Pil, vuol dire che ci sono difficoltà a creare valore aggiunto, ma è più grave perdere capitale umano di laureati e diplomati“.

Lampugnale ha sottolineato come i lavori inizieranno il prima possibile: “Sulla Telese-Cainello dobbiamo arrivare al finanziamento del secondo lotto per completare investimenti importanti nella nostra provincia. Faremo proposte entro fine anno sulle infrastrutture, collegando mobilità e puntando sull’infrastrutturazione digitale. Ci sono anche importanti condizioni per cogliere le opportunità che arrivano dall’ Europa, come sulla transizione ecologica“.

Ha preso la parola Nicola Montesano dell’Anas: “Attualmente abbiamo in corso un cantiere sulla variante di San Marco dei Cavoti. Sul fronte Fortorina, per il prossimo autunno dovrebbe essere terminato il cantiere“.

Sulla Telesina, il dirigente ha sottolineato: “Ci sono stati  tanti ricorsi al Tar, pensiamo che nel prossimo semestre del prossimo anno si possa partire. Un altro lotto, quello da Caianello a Telese, è in fase avanzata di progettazione. E’ un’opera importantissima, avrà il massimo dell’accelerazione della tempistica“.

Il consigliere regionale Luigi Abbate ha spiegato: “La Regione ha presentato un documento al governo, Next Generation Campania Aree Interne, programmando trenta interventi per 17 miliardi. Un intervento che poteva cambiare il futuro delle aree interne“.

Infine, il consigliere regionale Mino Mortaruolo ha espresso la propria opinione: “Il nostro è un territorio che senza infrastrutture immateriali non va da nessuna parte. Ma da sole non bastano, occorre poter dare servizi“.