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“Francesco, ma prima di te su Topolino ci aveva scritto già qualcuno?”. Le domande dei bambini sono schegge impazzite, perlustrano mondi immaginari che i grandi non hanno ancora scoperto. Palazzo San Domenico, sede del Rettorato dell’Università del Sannio, oggi è l’impero della curiosità. Qui il ‘Topolino Day’ di Benevento vive forse il momento più profondo, perché lascia che entrino in contatto la creatività dei fumettisti e la spensieratezza dei più piccoli.

Il Francesco in questione è Artibani, sceneggiatore di “Topolino e la via della Storia”, nonché uno dei più stimati del panorama Disney. La sua mente ha partorito l’avventura ambientata sull’Appia, dunque l’incrocio di Pippo e Topolino sotto l’Arco di Traiano e quello ai piedi del Ponte delle Chianche di Buonalbergo. “No, Topolino è nato molto prima di me, io sono molto più giovane di lui“, risponde non riuscendo a trattenere il sorriso rivolgendosi al gruppetto assetato di sapere. Accanto a lui c’è Marco Palazzi, che disegna a ritmo serrato topi e paperi sulle copie che gli vengono proposte da bambini e genitori per le dediche del caso. Il polso sarà anche stanco, a fine giornata, ma una gioia così ricambia il dolore di qualsiasi sforzo. 

Bambini topolinoGerardo, Stefano e Pierpaolo non stanno nella pelle. Il loro amico Nelson inizialmente è un po’ più timido, poi scioglie le briglie e libera come loro la fantasia. Vogliono sapere tutto dei personaggi preferiti. Esibiscono conoscenze approfondite, si alternano in voli pindarici e tripli salti carpiati sul possibile seguito delle loro avventure del cuore. Confessano sogni ancora verdissimi, ambizioni da coltivare, invenzioni da inventare. E’ uno stacco completo rispetto all’incontro istituzionale del mattino. Per i due fumettisti è il momento della creatività e del confronto, del gioco e delle idee. Niccolò e Francesca, studenti dell’Università del Sannio li interrogano sul rapporto tra il fumetto e le tematiche sensibili per una puntata del podcast di ateneo. Il discorso si fa interessante, potrebbe andare avanti per ore, ma i tempi sono strettissimi. Il programma prevede una tappa nella Villa Comunale con gli “Alfieri della cultura”.

Bambini topolinoIl loro nome rimanda al Medioevo, forse agli scacchi. Niente di tutto questo. Si tratta proprio di Gerardo, Stefano, Pierpaolo, Nelson e di tantissimi bambini di quinta elementare. E’ in Villa che ha luogo il laboratorio di scavo archeologico promosso dal Servizio Cultura e Biblioteca del Comune di Benevento, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e il Club Unesco locale. I bambini, guidati dall’archeologo Simone Foresta, hanno il compito di simulare uno scavo attraverso un gioco a squadre. Si divertono, dialogano tra loro, si immergono in un’attività costruttiva che ricorderanno a lungo in un momento completamente dedicato a loro. “Abbiamo sperimentato quanto la condivisione sia importante per la conoscenza”, dirà al termine dell’evento l’assessore Antonella Tartaglia Polcini commentando i frammenti più significativi della giornata. 

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A Palazzo Paolo V, poco dopo le ore 17, viene invece inaugurata la mostra di Roberto Paci Dalò, artista visivo poliedrico che si esibisce anche in un  concerto per clarinetto basso insieme a tre studenti del Conservatorio ‘Nicola Sala’. La sua opera, ‘Mappia’, è lunga nove metri e nasce dall’ispirazione alla Tabula Peutingeriana, copia medievale di un’antica “carta stradale” romana. Rappresenta luoghi, tecnologie, architetture e accadimenti dell’Appia Claudia e della variante Traiana. “Lo scorso anno abbiamo chiesto a Roberto di realizzare un’opera in supporto alla candidatura Unesco della via Appia da inviare a Parigi – dice Angela Maria Ferroni, coordinatrice del comitato scientifico di promozione -. E’ la prima volta che una proposta viene supportata da un’opera artistica e ne siamo particolarmente orgogliosi”.

La serie di appuntamenti si conclude con la proiezione di un trailer del documentario sull’Appia prodotto dalla Rai e con la degustazione di vini nel cortile di Palazzo Paolo V promossa dalla Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) in collaborazione con L’IPSAR “Le Streghe” di Benevento. L’Istituto Alberghiero ha anche realizzato una torta simbolica che ritrae l’Arco di Traiano, un tratto della via Appia, le mani e le scarpe di Topolino e una riproduzione del numero in edicola da oggi. Un’edizione storica per il Sannio e per la via Appia, celebrata con una full immersion nell’incanto dell’arte e nella magia di un fumetto che è il perfetto collante tra la nostalgia e la spensieratezza, amato trasversalmente da tutte le generazioni.

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