“Il problema del PD è forse l’accento: se non cacciano il segretario provinciale non torneranno più a governare nel Sannio, giacché le sue stanche, ritrite e anacronistiche chiusure al dialogo hanno prodotto dieci anni di sconfitte sui territori qui nel Beneventano. Contenti loro…”, lo spiegano in una nota la segretaria provinciale di Noi di Centro Marcella Sorrentino e il presidente Giuseppe Ricci.
“Nel giorno in cui un vertice importante tra i capigruppo regionali a Napoli è stato incentrato proprio sulla necessità della massima apertura al Centro, mentre amministratori lungimiranti come il sindaco Manfredi invitano alla pratica della massima inclusione possibile delle forze moderate, il PD di Benevento continua ad affidarsi a chi predica veti e pratica miope chiusura. Mettiamo in chiaro due cose: non accetteremo più una logica distorta dei due forni, per cui il nostro pane è buono per il desco regionale e indigesto a livello locale. E’ un vincolo politico per noi imprescindibile, perché è una questione di rispetto per la storia del nostro leader Mastella e per le donne e gli uomini della comunità politica di NdC: nessun obbligo. Ognuno faccia le sue scelte, ma noi abbiamo l’orgoglio fiero di chi in questa provincia vince e propone modelli di governo virtuosi. Se altri preferiscono lasciarsi trascinare nel gorgo delle sconfitte seriali per arroccamenti in inimicizie e gelosie, noi siamo tranquilli: le trattative per le Regionali, con i candidati alla presidenza, privilegeranno chi riconoscerà, in maniera organica e senza dislivelli tra Napoli e Benevento, la forza numerica e politica, innegabile e autoevidente, di Noi di Centro e di Clemente Mastella”, concludono Sorrentino e Ricci.