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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei Consiglieri Comunali di Airola Giulia Abbate, Gennaro Falzarano, Giuseppe Maltese, Giuseppe Stravino e Biagio Supino.

La nota – Ad Airola è consentito tutto, anche non rispondere alle richieste di 5 Consiglieri Comunali che in maniera puntuale e precisa si interessano della situazione in cui versa l’intera comunità che da oltre un decennio, in termini di servizi, sempre più scadenti e tasse, sempre più alte, ormai è in caduta libera verso un baratro senza fine. Abbiamo chiesto di conoscere gli esiti delle scelte politiche del Sindaco e della sua Maggioranza, senza mai avere una risposta congrua alle domande fatte. Rimangono fortissimi dubbi ed una nebbia molto fitta su tante situazioni sulle quali la Minoranza Consiliare ritornerà finché non sarà fatta chiarezza. I principali fatti in questione sono: 1. Il fallimento del Project Financing naufragato nella piazza incompiuta davanti la Chiesa della Santissima Annunziata, con la copertura di parte del sagrato e un possibile debito di oltre 1 milione di euro con la ditta Tre Fiammelle, senza che tale situazione sia mai passata negli ultimi 3 bilanci. 2. La mancata riscossione dei fitti della TTA per circa 2 milioni di euro e la misteriosa pretesa dell’azienda di ulteriori somme di denaro, segretate alla minoranza. 3. La mancata riscossione dei fitti della Casa per Anziani, ormai divenuta una storia infinita. 4. La decisione di ricostruire / ristrutturare, contemporaneamente, l’intero patrimonio scolastico comunale, senza prevedere dove ricollocare la popolazione scolastica durante i lavori, con gravi conseguenze organizzative ed infrastrutturali – campo sportivo utilizzato come discarica a cielo aperto, zero palestre e sempre meno laboratori. Inoltre, a seguito della ricollocazione della scuola media in altri siti, la minoranza attende ancora di vedere le certificazioni sanitarie, strutturali ed urbanistiche delle attuali strutture all’uopo utilizzate e per la scuola San Donato, anche il progetto di ristrutturazione. 5. La questione dell’Antenna a Via Caracciano sembra essere stata dimenticata, nonostante le responsabilità del Comune di Airola, perché lento e tardivo in ogni fase del procedimento amministrativo che ha registrato uno degli episodi più brutti della città di Airola: il silenzio assenso con cui sono stati dati i permessi e la mancata pubblicità che ha impedito ai cittadini di potere difendere la propria salute ed il proprio territorio, atteso che il sindaco e la Giunta, aletti anche per questo, non hanno provveduto a farlo. 6. La proposta di partecipazione privata per la gestione dell’acqua, introducendo il Presidente del Consiglio Comunale negli organismi di gestione, nonostante la priorità della grave permanenza di mancanza di acqua nelle case e l’inerzia ad agire per risolverla; niente è stato fatto nemmeno per recuperare le somme dei canoni fognari e di depurazione da chi è stato denunciato dal gestore per manomissione dei contatori. 7. La TARI aumenta e nessuno risponde alla richiesta della minoranza di volerne discutere in commissione. 8. Le preoccupazioni dei cittadini che hanno versato somme ingenti di denaro per l’acquisto di cappelle e loculi e non ne percepiscono la finalizzazione del procedimento. 9. La partecipazione dell’ex Vice Sindaco alle attività politiche ed amministrative, nonostante la vigente sospensione dalle cariche elettive, con interdizione temporanea dai pubblici uffici, giustificata dal Sindaco con imbarazzante leggerezza. 10. Il provvedimento illegittimo del Sindaco di Archiviazione d’ufficio del procedimento attivato per verificare la decadenza del Consigliere Carmine Antonio Influenza, la cui sgarbata brutalità mortifica ed offende in maniera grave l’autonomia del Consiglio Comunale e con essa la democrazia ad Airola. 11. La richiesta di discussione di argomenti riguardanti la trasparenza e l’anticorruzione e l’organizzazione comunale, rifiutata dal Presidente della Commissione Statuto e Regolamento. 12. Il bavaglio antidemocratico adottato con la modifica dei regolamenti per allungare i tempi procedimentali delle interrogazioni e la cancellazione della diretta streaming dei Consigli Comunali. Il Sindaco si interroghi se tutto ciò è giusto come anche escludere la minoranza dai processi amministrativi e se i sui comportamenti sono in linea con il disposto normativo in merito ai Diritti dei Consiglieri Comunale, all’Articolo 43 del TUEL (D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267).