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Benevento – Il discorso Molisannio ha invaso le testate giornalistiche sannite e molisane. L’idea del presidente Toma ha trovato l’appoggio del sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Dalla prima chiacchierata col presidente della Regione Molise, si è andato avanti con l’incontro nel capoluogo sannita. Un altro modo per intrecciare il discorso.

La sensazione è che, questa volta, i tempi siano maturi anche perchè Toma ha ribadito di fare sul serio e di voler arrivare fino in fondo. 

Tradotto in soldoni, parlando di questa proposta, è innegabile che ci siano una serie di vantaggi che potrebbero riguardare la nuova creatura. Dalla popolazione in aumento fino al capitolo sanità, passando per quello legato ai trasporti. Al netto di campanilismi vari. 

Andando avanti nella questione, pare chiaro che, fino a questo momento, si parla di un’iniziativa dei singoli e neanche tanto condivisa dalle forze politiche invocate dal presidente Toma e la conferma arriva dalle parole di alcuni primi cittadini raccolte dalla testata Primonumero.

Un’idea che non mi appassiona“, queste le parole di Francesco Roberti, sindaco di Termoli, che ha anche ammesso di non poter commentare la notizia perchè non ne conosce i contenuti. Netto ‘no’, invece, da parte del sindaco di Campobasso Roberto Gravina per il quale “viene fuori la vecchissima storia del Molisannio, che fa il paio con l’altra idea, quella della Maldaunia, che rispunta spesso e volentieri a ridosso di scadenze elettorali, è assurdo. Sbagliato parlarne in questi termini senza prima aprire un confronto. E sbagliato ancor di più questo tentativo di far passare il messaggio che un aumento di popolazione porterebbe a indubbi vantaggi per esempio sul piano della ripartizione del fondo sanitario. I testi – lo dico spesso – non sono inviolabili, le norme vengono fatte dal parlamento e possono essere cambiate se c’è la volontà politica.

Mi viene il dubbio che questa estensione dei nostri confini nasconda una voglia della provincia di Benevento di rivendicare un peso istituzionale, del resto sappiamo che la provincia beneventana ha quasi lo stesso numero di abitanti dell’intero Molise e questo le permetterebbe di lanciare un’opa sul Molise e sulla città capoluogo. L’iter legislativo per una annessione, poi, sarebbe lunghissimo, quello che invece è importante fare oggi è impegnarsi sul piano delle riforme strutturali, è lì che va focalizzata l’attenzione e non su operazioni che hanno il gusto di una ennesima trovata elettorale che non porterà vantaggi neppure a chi la propone”.

Sulla stessa linea anche Piero Castrataro, sindaco di Isernia che conferma di non aver avuto alcun contatto col presidente Toma, di non essere un fautore delle piccole regioni per cui potrebbe esserne un bene parlarne. Per Castrataro, però, prima di parlare di Molisannio,si dovrebbe parlare di un progetto di sviluppo regionale. Calare dall’alto decisioni come questa sembra un modo per nascondere l’incapacità di affrontare con serietà i problemi dello spopolamento e di sviluppare una idea che possa sopravviverci”.