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Siamo al surreale”. Così Vincenzo Sguera, segretario provinciale di ‘Azione’, commenta la polemica che nei giorni scorsi ha visto contrapposti il Pd, Città Aperta e Civico22 da un lato e ‘Noi di Centro’ dall’altro. Materia del contendere: la futura gestione del servizio idrico nel Sannio.
La premessa – prosegue Sguera è data dal fatto che il 25 ottobre scorso il Consiglio di Distretto Sannita dell’Eic deliberava l’affidamento del servizio idrico per l’intera provincia ad una nuova società alla quale dovranno partecipare tutti i comuni del Beneventano e un privato da selezionare mediante gara. Del Consiglio, per intenderci, facevano e fanno parte anche Pd e Civico22. Tuttavia, proprio Pd e Civico22, assieme a Città Aperta  – che però non ha rappresentanti nel Consiglio di Distretto – pochi giorni fa hanno convocato tutti gli amministratori della provincia e i rappresentanti di alcuni partiti per partecipare ad un incontro (fissato al 17 dicembre) per dibattere in merito alle evidenti storture della delibera sopra citata, ora definita illegittima. A loro, per conto dell’attuale maggioranza di palazzo Mosti, ha replicato Francesco De Pierro, difendendo la propria proposta “di gestione a maggioranza pubblica rispetto a quello che ininterrottamente è accaduto nell’ultimo trentennio con la beneventana servizi e la Gesesa” e al contempo ricordando che la “famigerata ACEA è società a maggioranza pubblica interamente controllata dal Comune di Roma”. 
Si tratta di due note stampa tragicomiche ma al tempo stesso allarmanti” – continua allora il segretario provinciale di ‘Azione’. “Non si comprende come mai il PD e civico 22 non abbiano rappresentato nella sede opportuna, ovvero il Consiglio di Distretto dove si astennero, i loro dubbi concernenti la mancata approvazione del Piano d’Ambito, oggi considerata propedeutica all’indizione della gara“.
Allo stesso tempo, – sottolinea Sguera –  risulta risibile l’accusa mossa dai consiglieri “di De Pierro” che accusano il Pd e Civico22 di immobilismo nell’ultimo trentennio in tema di gestione pubblica dell’acqua, dimenticando che molti amministratori di maggioranza hanno governato o addirittura presieduto la Gesesa nell’ultimo ventennio (sic!). Sembra di rivivere le scene surreali viste in campagna elettorale, allorquando il Sindaco denigrava l’operato degli “amministratori di prima” e questi ultimi, nel frattempo passati dalla sua parte, addirittura lo applaudivano. Allarmante, infine, è l’esaltazione di Acea da parte dei consiglieri di maggioranza nel loro comunicato stampa. La domanda sorge spontanea: hanno doti di vaticinio per ritenere che la Gesesa – controllata da Acea – sarà la società vincitrice della gara pubblica? Se così non è, dovrebbero spiegare come fanno a ritenere che la suddetta società si occuperà del servizio idrico anche in futuro”.
L’auspicio – conclude Vincenzo Sgueraè che il tema della gestione del servizio idrico integrato possa essere affrontato seriamente, senza populismi, e beghe politiche, ma soprattutto con competenza, abnegazione e sinergia tra tutte le forze politiche nell’interesse esclusivo della collettività”.