Vittorio Sgarbi è notoriamente un vulcano in piena, e lo è ancor più durante l’intenso tour elettorale che lo vede protagonista per promuovere la sua candidatura al Parlamento Europeo come capogruppo della lista Fratelli d’Italia nella Circoscrizione Sud per le prossime elezioni dell’8 e 9 giugno.
Stamani tappa a San Giorgio del Sannio, accolto dal candidato sindaco Franco Cuomo, mentre nel corso della giornata è prevista una ulteriore sosta a Benevento durante la quale pare non sia però in programma un incontro con Mastella, con cui tuttavia confessa di mantenere comunque un buon rapporto. Sgarbi infatti non risparmia critiche nei confronti dell’ex ministro democristiano, sottolineando come la sua visione sia ancorata a un passato glorioso ormai tramontato. “I rapporti con i coniugi Mastella sono ottimi, però abbiamo visioni differenti – ha spiegato -. Mastella è un democristiano che vive nella memoria di una cosa che non c’è più. È un nostalgico e quindi resta vicino ai suoi amici, come il democristiano Renzi, orientati ad un passato glorioso. Alcuni di essi, come Mattarella, riescono a diventare presidenti della Repubblica; loro, invece, tentano di tenersi in piedi con questa esaltazione di un modello negativo che è l’America (Stati Uniti d’Europa) ma gli USA generalmente non forniscono dei modelli positivi… Non so cosa verrà fuori da questo abbraccio tra Mastella e Renzi: io auguro alla signora Sandra di conseguire un buon risultato, ma continuo a sostenere che la loro sia una lista di un passato perduto”.
L’idea degli Stati Uniti d’Europa sul modello USA, originariamente proposta da Pannella e accolta con favore sia da Calenda che da Renzi, si è trasformata in una alleanza tra Renzi e Bonino, suscitando le perplessità di Sgarbi: “Ora quello che viene fuori è che si sono messi insieme due furbacchioni, Mastella e Renzi, due democristiani furbissimi che si alleano con una radicale nel nome di una Europa che si ispira all’America. Vedremo che fortuna avrà questa loro impresa…”. Sgarbi, con la sua consueta verve critica, guarda al futuro con determinazione: “Io vado verso il futuro, Mastella è ancorato al passato”.
Inoltre, il noto critico d’arte che ben conosce il capoluogo sannita ha aggiunto: “Benevento è una città di incontenibile bellezza e ho apprezzato che in un rapporto fertile con il governo la città abbia pensato di aprire una sezione egizia del museo archeologico. E questo indica come sia utile confidare nel partito di governo che non è più un partito di destra, ma ha la dimensione di quella che un tempo era la Democrazia Cristiana senza averne i difetti, le clientele e i limiti. Con ciò voglio dire che pur avendo accettato la candidatura non sono diventato un uomo di destra. Io credo di essere l’unico uomo di cultura che è candidato nelle liste in tutta Italia”.
Aver cura di un luogo “vuol dire renderlo attraente e Benevento deve seguire il modello Matera. Venire qui vuol dire trovare qualcosa che ha conservato la sua genuinità. Posti in cui nonostante le problematiche, la disoccupazione, si viene per trovare la felicità. A Milano invece ci vai solo per trovare lavoro – ha concluso -. Bisogna essere orgogliosi di essere del Meridione”.